BOYTAC
. Architetto. Operò sulla fine del sec. XV e al principio del XVI; morì prima del 1528. Fu ritenuto di nazionalità portoghese, italiana, inglese e francese; ma quest'ultima origine è la più probabile. Detto anche Boytaca e Boutaca, si firmò Boytac. Nel 1490 era già in Portogallo, quando fu posta la prima pietra del convento del Gesù a Setubal, fondato da Justa Rodrigues nutrice del principe D. Manuel, ch'egli disegnò e diresse fino al compimento sotto il regno di D. Manuel, ricevendone nel 1499 una pensione di 8000 reali pei buoni servigi prestati.
Poco ci è noto della vita del B. dal 1500 al 1509. Si sa con certezza che lavorò a Belem e a Peña presso Cintra; finché nel 1809 lo troviamo stabilito a Batalha, donde si recò a Coimbra negli anni 1510, 1511 e 1513 per dare il suo parere intorno ai lavori del mattatoio, del ponte e della fognatura di quella città, ed anche per contrattare con D. Pedro vescovo di Guarda i lavori della riedificazione di S. Croce. Nel 1514 cominciò a prender parte ai lavori di Belem, e nelle note di pagamento è ricordato per l'ultima volta nel 1516, essendo poi stato sostituito da João de Castilho. Si era intanto recato due volte nell'Africa settentrionale per diversi lavori. Al B. si attribuisce il progetto della chiesa dei Gerolimini (dos Jeronymos) di Belem modificato poi da João de Castilho; e un documento di Torre do Tombo ha permesso di fare il suo nome per il disegno della Torre di Belem. Predilesse le ultime forme gotiche, le variò e arricchì: e può essere ritenuto uno dei creatori dello stile manuelino.
Bibl.: Sousa Viterbo, Diccionario dos Arquitectos, I, Lisbona 1899; A. Haupt, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); Vieira Guimarães, Marrocos e tres Mestres da Ordem de Cristo, Lisbona 1916; Teixeira de Carvalho e V. Correia, Un túmulo Renascença, ecc., Coimbra 1921; V. Correja, As obras de Santa Maria de Belem, Lisbona 1923.