NĚMCOVÁ, Božena
Scrittrice cèca, nata il 4 febbraio 1820 a Vienna, morta il 21 gennaio 1862 a Praga. Grande influsso ebbe su lei, nella prima infanzia, la nonna, alla quale si riferisce infatti il più noto romanzo della N., Babička (La nonna), il libro ceco che ha forse avuto il più grande numero di traduzioni in altre lingue. L'educazione della N., tipica per la giovinetta borghese boema di quell'epoca, consistente oltre che nei lavori donneschi e in un po' d'insegnamento musicale anche nello studio del tedesco, minacciò di cancellare completamente le prime impressioni di un piccolo mondo antico, abbastanza provinciale, relativamente poco tedeschizzato, permeato di vecchie leggende e di canti popolari slavi. La pressione della lingua tedesca e l'influsso di una produzione letteraria tedesca ispirata a un romanticismo generico di molto dubbio gusto affievolivano in quegli anni l'amorevole interessamento per tradizioni folkloristiche e auctotone, senza riuscire che molto raramente a portare un soffio di vita più moderna.
Se in parecchi racconti della N. la descrizione della campagna cèca e dei suoi abitanti non si solleva al di sopra di un folklorismo di maniera, se l'influsso di George Sand assume un aspetto più che altro negativo, ben più libera d'infiltrazioni pseudoromantiche e di "avventure" ci appare la Babička (1855) di cui si potrebbe quasi dire che non esiste una trama: non per niente la N. aveva un'assai tenue capacità inventiva (una volta messa su questo terreno subisce l'influsso di romanzetti tedeschi di secondo ordine allora in voga), mentre riesce invece a darci pagine di autentica poesia allorquando senza artifizî e senza seguire mode letterarie ci narra i suoi ricordi d'infanzia, nei quali sembra dimenticare i molti dolori e le molte disillusioni che le recò la vita. Assai rinomato è pure il suo iomanzo Pohorská vesnice (Il villaggio di montagna, 1856) che tuttavia non è all'altezza della Babicka. La N. raccolse pure numerosi canti popolari cèchi e slovacchi. Avendo sposato all'età di diciassette anni un impiegato, Josef Němec, continuamente trasferito da una località all'altra (il matrimonio fu poco felice), la N. ebbe la possibilità di conoscere quasi ogni regione della Boemia, del che è rimasta un'impronta in tutta quanta l'opera sua.
Bibl.: A. Novák, in Lit. česká XIX stol.; V. Vávra, B. N., 1895; V. Tille, B. N., 1911; T. Lelek, B. N., 1920.