BRACHIURI (dal gr. βραχύς "breve" e οὐρά "coda", per l'addome corto e rivolto al disotto del cefalotorace)
Sottordine dei Crostacei Decapodi (v.) istituito nel 1806 dal Latreille come sezione contrapposta a quella dei Macruri (v.). I Brachiuri nel loro complesso costituiscono una divisione di uso pratico dei Decapodi, e perciò fu conservata in seguito ed è tuttora in uso nelle classificazioni più recemi, sebbene non abbia limiti ben definiti, vani essendo riusciti i tentativi di renderli tali anche dopo l'istituzione del sottordine intermedio degli Anomuri. Rispetto a quest'ultimi e ai Macruri, i Brachiuri si distinguono per i seguenti caratteri: il cefalotorace è molto più sviluppato dell'addome; lo scudo ha la regione frontale fusa con l'epistoma, l'addome è simmetrico, breve, appiattito e ripiegato al disotto del torace, sempre privo di natatoia codale. I piedi mascellari del 3° paio hanno generalmente alcuni articoli dell'endopodite larghi, cosicché ricoprono i membri boccali sottostanti; i piedi toracici del 1° paio sono chelati, quelli del 2° e 3° paio sono sempre privi di chele. Durante lo sviluppo la metazoea ha solo le due paia anteriori di piedi mascellari forcuti ed atti al nuoto.
Il sottordine dei Brachiuri è oltremodo ricco di famiglie, generi e specie, e numericamente supera gli altri due sottordini dei Decapodi presi insieme. La sua posizione nel sistema è dopo gli Anomuri, poiché si considerano per lo più come crostacei aventi l'organizzazione più perfetta, quindi gli ultimi della serie dei Decapodi.
L'opinione un tempo prevalente che i tre sottordini formassero, per la loro origine, una serie lineare, ha lasciato il posto a quella d'una derivazione dei Brachiuri, come è degli Anomuri, dai Macruri Homaridei. Fino dal 1878 il Huxley l'aveva sostenuta senza successo, ma le esplorazioni marine che rivelarono di poi Dromidi abissali con decisi caratteri di primitività rispetto agli altri Brachiuri, e di affinità evidente con i Macruri Homaridei permisero al Bouvier di riaffermarla senza contestazioni.
Resti fossili di Brachiuri appaiono già nell'epoca paleozoica, ma i meglio accertati risalgono all'epoca secondaria, oolite inferiore, cretacico superiore, ed appartengono alla famiglia estinta Prosoponidae che ha strette relazioni coi Dromiacei, specialmente con le forme più primitive del gruppo, tuttora viventi, quali gli Homolodromidae.
Nella grandissima maggioranza, i Brachiuri sono marini, bentonici, più numerosi nei mari caldi e temperati; predominano nelle zone litorali e a media profondità, ma se ne conosce un certo numero di specie, e tra queste le più primitive, che sono di gran profondità. Alcuni Brachiuri vivono nelle acque salmastre; in quelle dolci si trovano tutte le forme di Potamonidae; un numero notevole di Catometopi ha costumi anfibî; i Gecarcinidi sono decisamente terrestri e visitano il mare solo periodicamente. Ai Brachiuri appartengono tutti quei crostacei che comunemente sono detti grachi, alcuni di essi, noti dalla più remota antichità, hanno vera importanza economica. I Brachiuri si possono ripartire nelle 5 tribù seguenti:
1ª Tribù: Dromiacea o Dromiidea. - In questi granchi l'ultimo paio di pereopodi, talora anche il penultimo, sono chelati o uncinati e rivolti sul dorso servono a trattenere spugne, ascidie, valve di lamellibranchi, sotto le quali l'animale si cela. Questa tribù, oltre la famiglia Prosoponidae estinta, comprende la famiglia Homolodromidae con i generi Homolodromia A. M.-Edw. e Dicranodromia A. M.-Edw., forme primitive viventi a grandi profondità; in entrambi lo scudo è più lungo che largo, e gli epipoditi sono presenti sui tre primi pereopodi. I rappresentanti della famiglia Dromiidae (v.) hanno invece lo scudo trasversale e gli epipoditi sul primo paio di pereopodi solamente; tra i generi viventi, Cryptodromia Stimps. e Dromia Fabr. Nella famiglia Dinomenidae si collocano i generi Dinomene Latr. e Acanthodromia A. M.- Edw., nei quali solo l'ultimo paio di pereopodi è rivolto sul dorso; infine nella famiglia Homolidae, tra i generi più caratteristici vanno ricordati: Homolochunia Dofl. per l'ultimo paio di pereopodi stranamente chelato; Homola Leach, con due specie, H. spinifrons Leach, e H. Cuvieri Roux, che vivono anche nel Mediterraneo e l'ultima raggiunge anche 20 cm. di lunghezza; Latreillia Roux di cui L. elegans Roux del Mediterraneo ricorda per l'aspetto le comuni Grancevole (Maia squinado).
2ª Tribù: Oxystomata. - Il quadro boccale è triangolare e prolungato davanti, gli orifizî efferenti della cavità branchiale sono preboccali e chiusi da un processo del 1° massillipede; disposizione dipendente dall'abitudine di questi granchi di rintanarsi nella sabbia. Nella famiglia Dorippidae (v.) l'ultimo paio di pereopodi, talora anche il penultimo, sono rivolti sul dorso come nelle Dromie. Nel genere Dorippe Fabr., la D. lanata Bosc. si trova nel Mediterraneo, ove pure abitano specie dei generi Cymopolia Roux, Ethusa Roux e Cymonomus A. M.-Edw. Nella famiglia Calappidae i piedi posteriori sono normali. Del genere Calappa Fabr. va ricordata la C. granulata L. Il genere Matuta Fabr. che risale al Miocenico è notevole pel suo adattamento al nuoto, pur essendo anche forma scavatrice. La famiglia Leucosiidae, suddivisa in sottofamiglie, comprende fra i molti, i generi Ilia Leach, e Ebalia Leach, viventi anche nel Mediterraneo. La famiglia Raninidae comprende diversi generi dei mari caldi come Ranina Lam., Raninoides M. Edw., Notopus de H., Zanclifer Hend., ecc., ed altri, come Notopocorystes Mc. Coy, che risalgono al Cretacico; tutte forme dall'aspetto singolare per la forma dello scudo, delle zampe posteriori e per l'addome solo in parte ripiegato al disotto.
3ª Tribù: Oxyrhyncha. - Lo scudo di questi Brachiuri è più o meno ristretto davanti e prolungato in un rostro, l'area boccale è quadrata e le antennule sono piegate per il lungo. Sono granchi litorali, dai lenti movimenti, che usano coprirsi con alghe, briozoi e corpi eterogenei. Oltre la famiglia Hymenosomidae poco numerosa, questa tribù comprende la famiglia Maiidae suddivisa in 4 sottofamiglie con circa 600 specie ripartite in molti generi. Sono da ricordarsi fra essi i generi Stenorhynchus Lam., Achaeus Leach, Inachus Fabr. e Amathia Roux, tutti rappresentati nel Mediterraneo e viventi a poca profondità, mentre Lispognathus A. M.-Edw. e Ergasticus A. M.-Edw. sono di gran profondità; poi Acanthonyx Latr., Pisa Leach, Mithrax Leach, e Maia Lam. Tra le specie esotiche la Macrocheira (Kaempferia) Kaempferi Leach, del Giappone è il gigante degli Artropodi. Della famiglia Parthenopidae si trovano nel nostro mare alcune specie di Lambrus Leach, e a notevole profondità l'Heterocrypta Marionis A. M.-Edw.
4ª Tribù: Cyclometopa. - Lo scudo, fuorché nei Coristidi, è più largo che lungo, arcuato davanti, ristretto all'indietro; il quadro boccale è quadrangolare e coperto dai larghi massillipedi. La tribù è assai numerosa di forme per lo più litorali, marine, eccettuati i Potamonidi o Telfusidi, che vivono nelle acque dolci. La famiglia Gatuniidae, estinta, è del Miocenico mentre fra quelle tuttora viventi, alcune annoverano generi estinti che risalgono al Cretacico. Della famiglia Corystidae, che per alcuni caratteri rammenta gli Oxystomata, merita menzione il genere Corystes Latr., di cui il C. cassivelaunus Leach, dell'Atlantico e del Mediterraneo vive infossato nella sabbia e respira mediante una specie di tubo formato dal combaciare delle lunghe antenne setolose. La famiglia Portunidae, numerosa di generi e suddivisa in più sottofamiglie, comprende parecchi generi di granchi nuotatori, quali Portunus Fabr., Lupa Latr. e Neptunus de H., comuni sulle nostre coste specie il primo con la ben nota grancella (P. depurator Leach). Del genere Carcinus Leach, il C. maenas Leach (masanetta o granchio ripario), è d'importanza economica. Della famiglia Cancridae, il gen. Cancer Leachi è largamente diffuso nell'Atlantico e nel Pacifico; il C. pagurus L. è commestibile e raggiunge notevoli dimensioni. La famiglia Xanthidae è suddivisa in più sottofamiglie e consta di molti generi, fra i quali Xantho Leach, Actaea de H., Pilumnus Leach, Eriphia Latr., tutti litorali, si trovano anche nel Mediterraneo; di gran profondità è invece Geryon Kr., del quale il G. longipes A. M.-Edw. fu pescato dalla nostra R. N. Washington. Tra le forme esotiche sono caratteristici delle isole coralline i Trapeziini e dell'Oceano Indopacifico i Polidectini che usano tenere con le chele delle attinie. Infine la famiglia Potamonidae o Telphusidae consta di numerosi generi e specie di granchi d'acqua dolce, viventi più che altrove nelle regioni calde. Al genere Potamon Sav. (Telphusa Latr.) appartiene il nostro granchio di fiume (v.) commestibile (P. edule Lam., o Telphusa fluviatilis Sav.), oggetto in Toscana di un'interessante industria, due specie dello stesso genere del Giappone, pure commestibili, sono ospiti intermedî della cercaria di Paragonimus Westermanni, trematode parassita dei polmoni dell'uomo.
5ª Tribù: Catometopa. - Lo scudo per lo più è quadrangolare e con la fronte rivolta in giù; l'impalcatura boccale è quadrata. Questi granchi, specialmente numerosi nelle regioni litorali temperate e calde, comprendono anche molte forme terrestri, d'acqua dolce e salmastra. Tra le principali famiglie sono da annoverarsi le seguenti: Pinnotheridae, piccoli granchi commensali o semiparassiti di Molluschi, Echinodermi, Corallarî, ecc. Nel genere Pinnotheres Latr., una specie dei nostri mari è detta guardapinna perché frequente nelle pinne e in altri bivalvi; famiglia Gonoplacidae di cui il genere Gonoplax Leach, comprende due specie del Mediterraneo; Ocypodidae con molte forme costiere, scavatrici e gregarie, altre con abitudini anfibie; Ocypoda cursor L. è nota anche da noi per la sua agilità; i Gelasinus Latr. hanno costumi battaglieri e notevole differenza di sviluppo dei chelipedi nei maschi. La numerosa famiglia Grapsidae suddivisa in più sottofamiglie novera i generi Grapsus Lam., Pachygrapsus Rand., Nautilograpsus M. Edw. ed altri affini comuni sulle nostre coste e altrove; Sesarma e Varmia contano specie anfibie e d'acqua dolce, mentre altre s'incontrano in mare aperto su relitti galleggianti. Infine la famiglia Gecarcinidae comprende i granchi tipicamente terrestri come Gecarcinus Leach, Cardisoma Latr. e Uca Leach, proprie delle regioni calde..
V. tavv. a colori.
Bibl.: H. Milne Edwards, Histoire naturelle des Crustacés, I-II, Parigi 1834-37; A. Ortmann, Die decapode Krebse des Strassburg. Mus. Zool., in Zool. Jahrb., Syst., X (1896); L. A. Borradaile, On the Classification of Decapode Crustacea, in Ann. Mag. Natural Hist., s. 7ª, IX (1907); inoltre i lavori monografici e di esplorazioni marine di A. Alcock, 1895-1910; J. J. Tesch 1913-1924; Balss 1916-22; T. R. Stebbing 1910; N. Rathburn 1918-25, ecc.