BRÂNCOVEANU
. Famiglia principesca valacca, originaria del villaggio di Brancoveni, presso la riva dell'Olt, dal lato dell'Oltenia o Piccola Valacchia. Nessun nobile di questo nome si incontra prima del sec. XVII. Pare che i primi B. fossero imparentati con quei boiari di Craiova (i cosiddetti Craioveşti), che disponevano del trono di Valacchia verso il 1500. Uno dei B., Matteo, figlio di Danciul, nome principesco, diventò principe nel 1633, ma cambiò il suo nome in quello dei Basarab (v.). Ma il vecchio nome dei Brâncoveanu fu continuato da un altro ramo della famiglia, rappresentato da Davide, poi da Preda e da suo figlio Papa. I due ultimi morirono tragicamente: Papa ucciso dai mercenarî ribelli contro il principe Costantino Basarab nel 1655; Preda vittima dell'eccidio dei boiari ordinato dal principe Mihnea Radu nel 1658. Col figlio di Papa, Costantino, i B., mercé l'influenza dei Cantacuzeni, a cui apparteneva la madre di Costantino, Stanca, pervennero al potere supremo, nel 1688. Ma la fatalità non cessò di perseguitare la famiglia. Dalla tragica morte di Costantino (v. sotto) e dei suoi figli, nel 1714, si salvò soltanto un nipotino, Costantino, che perpetuò l'antica stirpe. Da lui vengono i fratelli Niccolò ed Emanuele, le cui personalità s'impongono nella storia valacca del sec. XVIII. Da Emanuele, che sposò una Moldava, della famiglia Sturdza, nacque Gregorio, che fu, dopo il 1800, forse il meglio iniziato, fra i nobili del suo paese, nella cultura ellenica: la sua bella biblioteca si conserva ancora presso la chiesa greca di Braşov in Transilvania. Fu anche autore d'un trattato di metrica in greco. Non avendo eredi, adottò il figlio d'un nobile di più recente origine, Bibescu, quel Gregorio che diventò erede della sua grande fortuna e che, in memoria dell'ultimo B. diretto, fondò il grande ospedale Brâncoveanu; la vedova morì monaca in un convento moldavo. Dal matrimonio di Gregorio, principe dell'Impero, con la figlia di Musurus Pascià, ambasciatore turco a Londra e traduttore di Dante, è nata Anna, che come contessa di Noailles è la più celebre poetessa francese contemporanea.