BRANDEBURGO
(ted. Brandenburg; Brennaburg, Brandanburg, Brennanburg nei docc. medievali)
Città della Germania nordorientale, situata sul fiume Havel. Insediamento di origine altomedievale, prima slavo, quindi tedesco, la città fu sede di principato e divenne, a partire dal 1157, il centro più importante della marca di B., comprendente l'Altmark.Brandenburg è il nome tedesco della roccaforte della stirpe slava degli Stodorane (ted. Heveller), posta sul medio Havel. L'originaria denominazione slava del sito non è conosciuta; la forma Brennabor, a più riprese citata negli studi, non è documentata storicamente e non appare verosimile.Il nucleo d'origine della città di B. fu un'isola sullo Havel, in seguito chiamata Dominsel, che nella seconda metà del sec. 6° venne parzialmente occupata e coltivata - come testimoniano i resti di tracce d'aratro - da coloni slavi, i quali portarono con sé la cultura c.d. del tipo Praga-Korčak.Nel sec. 7° venne eretta sull'area del precedente insediamento sulla Dominsel una prima fortezza; a causa di danni e distruzioni essa venne riedificata ben cinque volte entro il 928, in forme nuove e con parziali modifiche nella planimetria, seguendo tuttavia sempre la tradizione delle costruzioni slave in legno, con strutture ad assi, a graticcio e a tronchi. All'inizio del sec. 10° la fortezza di B. era già il centro più importante degli Stodorane, mentre il principe di B., che dominava su gran parte del territorio compreso fra la media Elba e l'Oder, era legato per vie matrimoniali a Praga con i Přem'yslidi. Nell'inverno del 928-929 B. fu conquistata dall'esercito del re di Germania Enrico I l'Uccellatore (876-936). Dall'unione del futuro imperatore Ottone I (912-973) con una principessa slava, probabilmente di B., nacque Guglielmo (fratellastro del futuro imperatore Ottone II), che nel 954 il padre investì della carica di arcivescovo di Magonza. Dopo che nel 940 B. venne consegnata ai Sassoni, Ottone I organizzò la marca del Nord, comprendente i territori slavi a E dell'Elba, a cui si aggiunsero nuove conquiste del margravio Gerone (m. nel 965). La fortezza sulla Dominsel divenne centro del margraviato e residenza temporanea dei margravi; nel 948 essa venne suddivisa e la parte settentrionale assegnata al vescovo di B., eretta a vescovado in quello stesso anno. I possedimenti della diocesi si estendevano sui territori compresi tra il medio corso dell'Elba e il medio corso dell'Oder, sostanzialmente coincidenti con gli antichi domini dei principi slavi di B.; quando nel 968 venne fondato l'arcivescovado di Magdeburgo, il vescovado di B. ne divenne suffraganeo.Nel 983 l'insurrezione dei Liutizi riuscì a liberare dal dominio feudale tedesco le zone slave comprese tra la Lusazia e il mar Baltico e tra l'Elba e l'Oder e B. tornò a essere sede di un principato slavo, che nel corso del sec. 11° poté affermarsi grazie agli alterni contrasti fra lo stato feudale polacco e quello tedesco per il possesso dei territori situati tra l'Elba e l'Oder. Agli inizi del sec. 12° il re degli Obodriti Enrico, che risiedeva a Lubecca sulla costa baltica, riuscì, a quanto sembra, a dominare per alcuni decenni, conquistando il principato di B.; ma alla sua morte il regno obodrita si smembrò. Il conte Meinfried, che risiedeva a B., venne sostituito dal principe Pribislaw, il quale assunse dopo il battesimo il nome di Enrico e regnò fino al 1150; il nome e il volto di quest'ultimo e della consorte Petrissa compaiono sulle monete che essi fecero coniare.All'epoca di Meinfried o, al più tardi, di Pribislaw una colonia di mercanti si stabilì a B. di fronte alla Dominsel, in un luogo denominato Parduin, in cui venne fondata la chiesa di St. Gotthardt. Altri borghi erano sorti nelle aree settentrionale e meridionale dell'isola, mentre a O della fortezza, sullo Harlunger Berg - detto in seguito Marienberg - si trovava il santuario dedicato alla divinità slava Triglav il Tricipite, venerato nella stessa epoca anche a Stettino.L'importanza di B. e la sua articolazione topografica vennero determinate prima del 1150 dalla centralità della sua posizione nella rete locale del traffico fluviale e via terra. Di massima importanza nel corso dei secoli fu tuttavia anche la vicinanza di B. all'arteria commerciale intereuropea che collegava Magdeburgo a Poznań e dunque l'impero tedesco e lo stato feudale polacco, con diramazioni verso l'Europa occidentale e orientale. Numerosi reperti provenienti da tesoretti e oggetti di importazione, risalenti ai secc. 10°-12°, permettono di ricostruire il percorso di questa direttrice di traffico e di valutare l'importanza della particolare collocazione della città.La sua posizione centrale, divenuta ancora più importante in seguito alla costituzione del principato degli Stodorane, spiega il ruolo di grande rilievo che B. assunse a partire dal sec. 12° nel corso del processo di formazione degli stati territoriali.Già intorno al 940 la città era stata dichiarata regale castrum e di conseguenza capoluogo della Marca Settentrionale. Una tradizione che alla metà del sec. 12° il conte di Ballenstedt (fortezza situata a O dell'Elba nella regione ai piedi del massiccio dello Harz), Alberto I detto l'Orso, della casa degli Ascani (1100 ca.-1170), tentò di sfruttare per la sua politica territoriale legittimando per questa via diritti di sovranità. Si dovette in un primo tempo giungere a un accordo fra il principe slavo Pribislaw e lo stato feudale tedesco, che nel 1147 inscenò la c.d. crociata contro i Vendi, le genti slave stanziate a O dell'Elba. Nel 1134 Alberto aveva ricevuto in feudo dall'imperatore tedesco Lotario la Marca Settentrionale, un territorio che non faceva effettivamente parte dello stato feudale tedesco; nella fase preparatoria della crociata contro i Vendi, nel 1147, Alberto l'Orso dovette ottenere da Pribislaw la promessa di nominarlo erede del territorio di Brandeburgo. La successione avvenne nel 1150 e Alberto occupò la fortezza di B., ma il suo dominio ebbe presto fine a opera di un congiunto di Pribislaw, il principe Jaxa di Köpenick (centro sul corso inferiore della Sprea, oggi quartiere di Berlino), con il sostegno della guarnigione della città. Intorno al 1155 doveva probabilmente esistere un principato slavo di Jaxa, fra la media Elba e il medio Oder, con B. e Köpenick come centri principali. Nel 1157 Alberto l'Orso riuscì a riconquistare la fortezza di B. con l'aiuto dell'arcivescovo Wichmann di Magdeburgo e assunse da quel momento il titolo di margravio di B. (marchio Brandenburgensis). Nel 1165 la comunità dei Premonstratensi, che già nel 1147 si erano insediati a Parduin, si trasferì nella zona settentrionale della Dominsel, sede fra l'altro della nuova costruzione romanica del duomo, e fu trasformata in Capitolo della cattedrale; a partire dalla stessa epoca anche l'insediamento del borgo di Parduin e quello nella zona meridionale della Dominsel acquisirono nuova importanza. Già nel 1170 l'Altstadt ottenne prerogative particolari e ancor prima della fine del sec. 12° sorse la Neustadt, che aveva il privilegio di godere di diritti civici.Con l'acquisizione dei diritti di burgraviato e di ulteriori prerogative legate allo status di regale castrum della città, i margravi di B. crearono le premesse per ottenere l'ufficio imperiale di gran ciambellano e più tardi quello di principe elettore. Il figlio di Alberto l'Orso, Ottone I (1170-1184), a poco a poco unificò territorialmente i possedimenti degli Ascani a O dell'Elba, annettendoli alla marca di B., che prima della metà del sec. 13° comprendeva i territori fra l'Elba e lo Havel/Nuthe, delimitati a S dalla regione di Jüterbog (conquistata nel 1157 dall'arcivescovo di Magdeburgo) e a N dai domini nobiliari, acquisiti a partire dal 1147, nella Prignitz e nella zona a N dello Havelland. La fortezza orientale più importante era Spandau, situata allo sbocco della Sprea nello Havel.Dopo il 1250, nelle contese territoriali - a cui furono interessati principalmente i margravi di Meissen (casata dei Wettin), i duchi di Pomerania, il regno danese, i duchi polacchi, i principi di Köpenick e l'arcivescovo di Magdeburgo - gli Ascani riuscirono a imporsi e a dominare, con la forza e mediante vincoli feudali, tutto il territorio della marca di Brandeburgo. A O dell'Elba si aggiunse più tardi la alte Mark (Altmark), così chiamata per la prima volta nel 1348, e a E dell'Oder la neue Mark (Neumark), così definita nel 1375. La posizione favorevole ai traffici commerciali e, a partire dalla metà del sec. 13°, gli interventi tesi a favorire lo sviluppo del territorio (per es. la fondazione delle città di Cölln, Berlino, Strausberg, Francoforte sull'Oder), tenacemente promossi dai margravi Giovanni I (1225-1266) e Ottone III (1225-1267), portarono a un rafforzamento economico della marca di B. e, di conseguenza, del potere dei margravi. All'inizio del sec. 15°, dopo l'estinzione della casa degli Ascani e alcune dominazioni temporanee, la marca di B. rappresentò il punto di partenza per l'ascesa degli Hohenzollern.
Bibl.: H.J. Fey, Reise und Herrschaft der Markgrafen von Brandenburg (1134-1319), Köln-Wien 1981; Die Slawen in Deutschland. Ein Handbuch, a cura di J. Herrmann, Berlin 1985; J. Herrmann, Cölln und Berlin. Bäuerliche Rodungsarbeit und landesherrliche Territorialpolitik im Umfeld der Stadtgründung, Jahrbuch für Geschichte 13, 1987, pp. 9-57.J. Herrmann
Il duomo di B., fondato nel 1165 e dedicato ai ss. Pietro e Paolo, è uno dei più significativi edifici medievali della marca di Brandeburgo. Si tratta di una basilica a croce latina con corpo longitudinale, originariamente a copertura piana, scandito da due file di sette arcate rette da pilastri; era stato progettato un corpo occidentale a due torri che rimase però incompiuto; la cripta 'a sala', a due navate, con capitelli in arenaria di provenienza magdeburghese del 1220 ca., si estende al di sotto del coro a navata unica e della campata d'incrocio, mentre a N del coro si trova una cappella a due piani, con pilastro portante centrale, consacrata nel 1235. Tra il 1370 e il 1380 il duomo assunse forme tardogotiche mediante un coro poligonale e la sopraelevazione della copertura a volta del corpo longitudinale. La navatella meridionale venne rinnovata nel 1426, con decorazione esterna ad arcate cieche nello stile della c.d. scuola di Brunsberg. Tra il 1962 e il 1965 è stato effettuato un vasto intervento di consolidamento della navata ripristinando inoltre le originarie aperture della cripta.L'arredo del duomo è ricco, vario e di notevole qualità: tra gli altari tardogotici vanno citati l'antico altare maggiore, realizzato tra il 1370 e il 1380 con intagli e dipinti dovuti ad artisti boemi e un crocifisso di gusto tardoromanico del tipo 'a tre chiodi', risalente alla metà del 13° secolo. Gran parte dell'arredo è conservata attualmente nel Domschatz, che occupa l'antico monastero a N del duomo, risalente al periodo tra il 13° e il 15° secolo. Vanno ricordati, tra l'altro, un evangeliario riccamente miniato, degli inizi del sec. 13°; una Madonna in trono del 1330; un paramento d'altare quaresimale del 1290; mobilio di epoca medievale e vetrate provenienti dal duomo e da altre chiese della marca di Brandeburgo.A S del duomo si trova St. Petri, l'antica cappella della fortezza, costruzione in laterizio del primo periodo gotico, risalente alla prima metà del sec. 13°, trasformata nel 1520.L'Altstadt, sulla sponda settentrionale del fiume Havel, venne fondata nel 1170 a O della Dominsel e presenta impianto reniforme, con una rete viaria a reticolo; al centro si trova la piazza del mercato, rettangolare con il municipio del 1450-1470.Della parrocchiale romanica di St. Gotthardt, risalente alla seconda metà del sec. 12°, rimane soltanto una delle due torri in blocchi di granito, progettate per la facciata. Dell'arredo medievale della chiesa resta in particolare un fonte battesimale in bronzo della metà del sec. 13°, di notevole qualità, con vasca sostenuta da quattro figure.Al 1237 risale l'insediamento dei Francescani alla periferia sudoccidentale dell'Altstadt, sulle sponde dello Havel. Dell'originario complesso monastico si conserva soltanto la chiesa di St. Johannis, della metà del sec. 13°, un edificio rettangolare 'a sala', in laterizio, al quale furono in seguito aggiunti altri ambienti, tra cui emerge per importanza il coro poligonale del 1400 circa. Nell'edificio, in stato di rovina dal 1945, va ricordata la decorazione del portale sul lato nordoccidentale, ornato da un prezioso rosone entro un quadrilobo.A O dell'Altstadt, nell'area riservata ai commercianti di Luckeberg, sorgeva nel 1249 l'imponente chiesa di St. Nikolai, di dimensioni insolite per una parrocchiale di villaggio. Si tratta infatti di una basilica tardoromanica scandita da pilastri in tre navate di sei campate, con coro a due campate concluso da un'abside semicircolare; le navate laterali terminano in absidi a ferro di cavallo appena accennate; la parte orientale della chiesa e la prima campata da E sono coperte da volte a crociera costolonate, il resto è a tetto a vista; nel 1467 venne eretta una torre campanaria in corrispondenza del timpano occidentale dell'edificio.Nella Schusterstrasse, a S, nei pressi del municipio, può essere ricordata la bella casa privata detta Ordonnanzhaus, della metà del sec. 15°, caratterizzata da una facciata a timpano ritmata da robusti pilastri tondi uniti tra loro da arcate a sesto acuto.A S dell'Altstadt, tra la regione superiore dello Havel e quella inferiore, si trova la Neustadt, sorta nel sec. 12° e citata per la prima volta nel 1196, di impianto grosso modo circolare, con resti delle mura fortificate, in laterizio, dei secc. 14° e 15°, tra i quali vanno ricordati il Mühlentorturm, una porta-torre del 1411 opera di Nikolaus Krafft di Stettino, slanciato ottagono posto all'estremità orientale della parte nuova, nella direzione della Dominsel, e lo Steintorturm, nel lato occidentale, una massiccia torre dal paramento liscio.Al punto di intersezione delle due vie principali, tra loro perpendicolari, si trova il mercato, dove (fino al 1945) si ergevano il municipio e la parrocchiale di St. Katharinen; ai margini dell'area meridionale si trova invece il convento domenicano fondato nel 1286 dal margravio di B. Ottone IV (1238 ca.-1309).Della chiesa di St. Katharinen, fondata intorno al 1200, si conserva soltanto la parte inferiore del lato meridionale del corpo occidentale, in blocchi di granito. Demolita nel 1395, la chiesa venne subito riedificata con corpo longitudinale a cinque campate con impianto 'a sala' e conclusione orientale rettilinea (della quale rimane tuttora il timpano-diaframma tra le navate e il coro). Nella cappella nord un'iscrizione su tavoletta in terracotta recita: "A(nno) D(omini) 1401 constructa est haec ecclesia in die assumptionis Mariae Virginis per magistrum Hinricum Brunsbergh de Stettin" (Die Kunstdenkmäler, 1912, p. 5). Il coro a due campate presenta un deambulatorio 'a sala' poligonale a cinque lati, sul quale si affacciano cappelle radiali a due piani; cappelle analoghe si ritrovano nel corpo longitudinale. La navata centrale è caratterizzata da una volta a costoloni simile a quella realizzata da Peter Parler nel coro del duomo di Praga.La chiesa rappresenta, come attesta l'iscrizione citata, l'opera più matura di Hinrik Brunsberg (dopo il St. Jakobi a Stettino e le chiese di St. Marien a Stargard Szczeciń in Pomerania e a Königsberg nella Neumark), un notevole esempio di reicher Stil nel contesto dell'architettura in laterizio tardogotica della Germania settentrionale. La parte qualitativamente più alta dell'edificio è costituita dalle facciate della cappella settentrionale, decorata con finezza quasi immateriale, e della Schöppenkapelle a S; in esse l'effetto pittorico dell'insieme è accentuato dall'uso di mattoni invetriati di vari colori. L'interno dell'edificio mostra la tendenza, propria dell'architettura tardogotica, a fondere tra loro coro e navate in spazio unitario. La decorazione dipinta, riportata alla luce tra il 1910 e il 1912, è di notevole qualità e le parti figurative, per lo più in weicher Stil, mostrano l'influenza boema.La chiesa del convento domenicano di St. Pauli è un edificio 'a sala', a tre navate di sei campate, scandite da pilastri ottagonali, con coro poligonale a navata unica, in tre campate, realizzato tra il 1300 e il 1340, mentre la torre campanaria sul lato meridionale risale al 1469. La chiesa (in rovina dal 1945) è un capolavoro in laterizio del primo Gotico della marca di B. e nello stesso tempo un classico edificio mendicante.
Bibl.: F. Adler, Mittelalterliche Backsteinbauwerke des Preussischen Staates, I, Berlin 1859; Die Kunstdenkmäler der Provinz Brandenburg, II, 3, Stadt und Dom Brandenburg, Berlin 1912; R. Nissen, Die Plastik in Brandenburg a.H. von ca. 1350 bis ca. 1450, JKw, 1929, pp. 61-99; J. Gülden, E. Rothe, B. Opfermann, Brandenburger Evangelistar, Leipzig 1961; 800 Jahre Dom zu Brandenburg, a cura di J. Henkys, Berlin 1965; R. Kroos, Niedersächsische Bildstickereien des Mittelalters, Berlin 1970, pp. 43-49; Die Bau- und Kunstdenkmale in der DDR, I, Bezirk Potsdam, Berlin 1978, pp. 59-97; E. Drachenberg, K.J. Maercker, C. Richter, Mittelalterliche Glasmalerei in der Deutschen Demokratischen Republik, Berlin 1979, pp. 193, 212, 223; R. Jaques, Die Restaurierung des Brandenburger Fastentuches, Neue Museumskunde 23, 1980, pp. 285-293; s.v. Brandenburg, in G. Dehio, Handbuch der deutschen Kunstdenkmäler, nuova ed. a cura della Deutsche Akademie der Wissenschaften, V, Bezirke Berlin/DDR und Potsdam, Berlin 1983, pp. 141-175; Denkmale in Berlin und in der Mark Brandenburg. Arbeits- und Forschungsberichte, Weimar 1987, pp. 472-491; J. Fait, Dom und Domschatz zu Brandenburg, München 1991.J. Fait
Regione storica, il cui territorio occupa parte del bassopiano della Germania settentrionale, caratterizzato da ampie valli alluvionali attraversate dai fiumi Sprea e Havel, i corsi d'acqua più importanti della regione, e da tracce moreniche. L'Elba a O, l'Oder a E, la dorsale del Meclemburgo a N e la regione del Fläming a S definiscono i confini naturali della marca di B., territorio pianeggiante o lievemente ondulato, arido a causa del terreno di tipo sabbioso, che valse al territorio la denominazione di Streusandbüchse ('polverino') del Sacro romano impero germanico. Lo Havelland costituisce, anche dal punto di vista storico, il nucleo centrale della marca di B. e confina a N con la regione di Prignitz e il territorio di Ruppin, a S con la Zauche e il Fläming. A S di Berlino, divenuta relativamente tardi la città più importante dell'area, sono situati il Teltow e, in direzione S-E, la Bassa Lusazia; a N di Berlino si trova il Barnim e, a N-E, la Uckermark; a E, lungo l'Oder, si estende la regione di Lebus.In epoca protostorica e nei primi secoli dell'era cristiana il territorio fra Elba e Oder era abitato dalla stirpe germanica dei Sennoni. Insieme alle popolazioni circonvicine, all'epoca delle Migrazioni, essi lasciarono i propri insediamenti, subito occupati da popolazioni slave occidentali, tra cui gli Obodriti - che si stanziarono nell'area settentrionale del Meclemburgo, estesa fino alla costa del mar Baltico -, oltre ai Wilzi e agli Stodorane (ted. Heveller) e ad altre stirpi.Dopo alcuni secoli di convivenza pacifica fra le stirpi slave a E dell'Elba e lo stato feudale tedesco che si andava formando a O del fiume, questo avviò sotto i monarchi sassoni un primo movimento espansionistico diretto verso oriente. Re Enrico I di Germania (876-936) attaccò B. nell'inverno tra il 928 e il 929; il suo successore, l'imperatore Ottone I (912-973), nel 948 fondò nella regione a E dell'Elba i vescovadi di B. e di Havelberg, che dal 968 divennero suffraganei dell'arcivescovado di Magdeburgo, appena istituito. Nel 983 un'imponente rivolta di slavi pose fine per circa un secolo e mezzo alla dominazione tedesca.La politica espansionistica tedesca verso oriente conobbe una ripresa solo nel sec. 14°, promossa non dal potere centrale, bensì dai principi, che si adoperavano per potenziare la propria sfera d'influenza. Nel 1134 l'imperatore Lotario II di Suplimburgo (1060-1137) diede in feudo ad Alberto I, detto l'Orso (1100 ca.- 1170), la Marca Settentrionale, che in seguito divenne l'Altmark. Alberto intrattenne buone relazioni con il capo degli Heveller, Pribislaw, che si convertì al cristianesimo e dopo aver insediato, nel 1147, nel suburbium di Parduin, presso la propria fortezza di B., monaci premostratensi provenienti da Leitzkau, nominò erede Alberto, lasciandogli alla propria morte, nel 1150, l'intero Havelland. Nel 1157, dopo avere difeso con successo il possesso del B. e dello Havelland, contrastando le pretese di un nipote di Pribislaw, Alberto l'Orso assunse il titolo di margravio di Brandeburgo.Nell'arco di pochissimo tempo cominciarono a insediarsi nella marca contadini, artigiani e mercanti tedeschi, provenienti in particolare dalla Bassa Sassonia, dall'area renana, dalla Frisia e dalla Vestfalia. Vennero erette fortezze nei punti di attraversamento dei fiumi e lungo le vie di transito sui valichi; si fondarono monasteri, soprattutto cistercensi, per favorire la cristianizzazione della zona, nonché villaggi e città, spesso in prossimità di insediamenti slavi. Agli inizi del Duecento i successori di Alberto estesero il loro dominio verso E, fino all'Oder, inglobando, dopo la metà del sec. 13°, la Neumark a E dell'Oder. Tra il sec. 13° e gli inizi del 14° la marca di B., dominata dagli Ascani, assunse, nella Germania nordorientale, grande potenza, raggiungendo il culmine del proprio sviluppo e della propria espansione.Con l'estinzione della dinastia degli Ascani, nel 1320, iniziò per il B. un secolo di declino; la regione divenne possedimento dei Wittelsbach (fino al 1373) e dei Lussemburgo (fino al 1411). Nel 1356 il margravio del B. ottenne la dignità di principe elettore (Bolla d'oro). La situazione territoriale, tuttavia, continuò a essere instabile e la marca subì ridimensionamenti a N, a S e a E, a vantaggio delle regioni confinanti.Già a partire dalla fine del sec. 13°, per tutelare il commercio e l'artigianato e assicurare la libera circolazione delle merci, le città della marca si associarono in una lega: al suo interno Berlino e Francoforte sull'Oder si affermarono nel Trecento come centri di rilievo, soverchiando la più antica Brandeburgo.Nel 1415 il burgravio di Norimberga Federico I di Hohenzollern (1371-1440) ottenne in feudo la marca di B., ponendo le basi della dominazione della propria casata.Nella prima metà del sec. 12° sorsero, isolati, i primi insediamenti urbani nella marca di B., ma la maggior parte delle città venne fondata nel secondo e terzo quarto del sec. 13° dai fratelli margravi Giovanni I e Ottone III (1225-1266/1267). Il centro più antico è B., distinta in tre nuclei: la Dominsel, con l'antica sede del principe, sulla quale già dopo il 948 era stata edificata una prima chiesa vescovile, l'Altstadt, che si sviluppò intorno al 1160 dal suburbio di Parduin, e la Neustadt, impiantata dopo il 1170. Havelberg, situata a N-O di Berlino in prossimità dell'Elba, è ugualmente città di fondazione precoce; la sua chiesa vescovile venne riedificata dopo il 1150 e il Capitolo affidato, come a B., ai Premostratensi.Nella Prignitz, a N di Havelberg, protetta da una fortezza appartenente ai vescovi di Havelberg, sorse la città di Wittstock (diritti civici dal 1248) e nella stessa epoca si svilupparono Kyritz e Pritzwalk (diritti civici ottenuti rispettivamente nel 1237 e nel 1265). Nella zona sudoccidentale della marca, il Fläming, al riparo di fortezze vennero fondate Belzig, Treuenbrietzen e Jüterbog (diritto di mercato ottenuto nel 1174). A oriente di B. si svilupparono all'inizio del Duecento Cölln e Berlino, rispettivamente sulla riva occidentale e orientale della Sprea (diritti civici intorno al 1235); Cölln/Berlino, grazie alla sua posizione geografica e alla sua collocazione in un importante punto di attraversamento del fiume, divenne, a partire dai secc. 14° e 15°, il centro principale della marca di Brandeburgo. Contemporaneamente o poco dopo sorsero città a S di Berlino, nel Teltow, per es. Mittenwalde, e a N, nel Barnim, Bernau e Strausberg; poco più lontano, Gransee (diritti civici nel 1262). Nella zona nordorientale della marca, nell'Uckermark, ceduta nel 1250 dal duca di Pomerania Barnim I (1209 ca.-1278), erano situate Prenzlau - menzionata per la prima volta nel 1187, dotata di diritti civici nel 1235 - e inoltre Templin e Angermünde. In seguito all'acquisizione della Bassa Lusazia, nella zona sudorientale della marca, venne a trovarsi nella sfera brandeburghese, fra le altre, la città di Cottbus. A oriente, sull'Oder, dove il margravio Alberto II (1171/1177-1220) aveva fatto costruire nel 1214 a Oderberg una fortezza, Francoforte divenne, a partire dal 1253, il centro più importante.Quasi tutte le città della marca di B. presentano impianto regolare ma adattato alle caratteristiche del terreno, con piazza del mercato rettangolare al centro, strada principale tangente e una rete ordinata di vie intersecantisi ad angolo retto; la chiesa parrocchiale era costruita di norma nelle immediate vicinanze del mercato. Di impianto circolare od ovoidale, i centri urbani ancora nel Duecento erano circondati per lo più da cinte fortificate, con terrapieno, fossato e mura (alte m. 5 ca.) e con postazioni difensive semicircolari o rettangolari; nel sec. 13° sia queste ultime sia le mura venivano erette quasi esclusivamente con grosse pietre, con una uniforme tessitura a corsi orizzontali (si conservano, per es., a Bernau e a Templin). Nei secc. 14° e 15° le porte vennero in molti casi sostituite da costruzioni in laterizio riccamente decorate.Anche nell'architettura religiosa venne impiegata inizialmente come materiale da costruzione la pietra, ovvero frammenti di granito scarsamente lavorati, che venivano disposti in modo diverso a seconda delle loro dimensioni e utilizzati adottando una sorta di tecnica 'a doppia cortina'. Si conservano numerosi edifici in pietra della fine del sec. 12° e di età duecentesca: nei villaggi - sviluppati vuoi intorno a un prato (Angerdörfer) vuoi lungo un asse viario - le chiese sono a navata unica di pianta rettangolare, con abside semicircolare e facciata-torre, anch'essa di pianta rettangolare, disposta a mo' di nartece.Le prime chiese parrocchiali delle città erano anch'esse in pietra e vennero in seguito sostituite, di regola, da più ricche costruzioni in laterizio, che spesso conservarono però le torri degli edifici precedenti, come nel caso della chiesa di St. Marien ad Angermünde e di St. Nikolai a Berlino. A Strausberg, presso Berlino, si è conservata una chiesa in pietra risalente al 1220-1230 ca., di impianto basilicale, con coro rettangolare allungato e a O ampio nartece rettangolare munito di torri. In questa chiesa, come nell'abbaziale cistercense di Zinna (il più significativo edificio in pietra degli inizi del sec. 13°), il materiale usato, a evidenza idoneo alla realizzazione di strutture architettoniche imponenti, è peraltro inadatto all'articolazione delle superfici murarie. Al contrario, il laterizio, comunemente impiegato dalla fine del sec. 12°, così nella marca di B. come in genere nella Germania settentrionale, possiede quest'ultima potenzialità in grado molto elevato. L'origine dell'architettura in laterizio nella regione non è stata chiarita, ma i modelli dovettero essere molteplici e le sue possibilità d'impiego risultano già sfruttate appieno e in forma matura in edifici molto antichi, per es. nella chiesa dei Premostratensi di Jerichow, costruzione esemplare per l'architettura della marca di Brandeburgo. Oltre alle sedi vescovili furono edificati assai precocemente in mattoni, intorno al 1180, i monasteri cistercensi, che presero parte attiva allo sfruttamento del territorio. A differenza di Zinna, infatti, le abbaziali di Lehnin e di Doberlug, nella Bassa Lusazia, sono tipici edifici in laterizio dell'inizio del Duecento. A Lehnin le parti orientali sono costruite in blocco in forme tardoromaniche di matrice normanna, mentre nella navata centrale si riscontrano i primi influssi protogotici. La costruzione del duomo di B., una basilica a pilastri a tetto a vista con transetto e facciata, incompiuta, a due torri, avviata nel 1165, si protrasse fino ai primi decenni del sec. 13°, mentre la cripta 'a sala', originariamente aperta sulla navata, venne inserita successivamente, intorno al 1230-1240. A questi particolarmente significativi edifici in laterizio - tra i quali va incluso anche il santuario dello Harlunger Berg a B., demolito nel 1722 - si ispirarono in vario modo molte chiese delle città, a quell'epoca in via di sviluppo; come esempi conservati vanno citate le due parrocchiali di Treuenbrietzen.Il passaggio all'edilizia gotica, preparato dai monasteri cistercensi, portò già nel Duecento l'architettura della marca a una prima importante fioritura e all'autonomia artistica. L'abbazia cistercense di Chorin, fondata dai margravi Giovanni I e Ottone III e situata a N-E di Berlino, rappresenta la manifestazione più alta dello stile gotico della regione. La chiesa, iniziata nel 1273 e terminata all'inizio del Trecento, ha un impianto basilicale a tre navate di undici campate, coperte da volta, transetto e coro poligonale, a sette lati, dalle forme slanciate ed eleganti. In particolare la tipologia della terminazione orientale del coro influenzò durevolmente l'architettura trecentesca dell'intera marca. Non meno importante appare la facciata, fortificata e munita di timpano con ghimberghe. La ricchissima decorazione parietale a ricami ciechi, usata qui per la prima volta in modo coerente e applicata anche ai timpani del transetto e degli edifici abbaziali, divenne un tratto essenziale dell'architettura tardogotica nelle città in espansione.Dal sec. 14° alla fine del 15° l'attività edilizia delle città fu caratterizzata dalla lenta trasformazione - protrattasi talora a lungo nel tempo - delle chiese parrocchiali in chiese 'a sala', una forma per la quale dovettero in certa misura fungere da modello le chiese degli Ordini mendicanti (per es., la chiesa dei Domenicani a Prenzlau). La tipologia 'a sala', caratterizzata dalla navata centrale della stessa altezza delle laterali e, talora, anche del coro, rispecchia in modo ottimale l'ideologia borghese, che influenzò profondamente l'arte del 14° e 15° secolo. Delle numerose chiese di questo tipo esistenti nella marca di B. si possono citare St. Marien a Berlino, relativamente precoce (iniziata intorno al 1270-1280, conclusa nella prima metà del Trecento), a tre navate, con profondo coro a una navata e terminazione poligonale, e St. Marien a Prenzlau, eretta nel secondo quarto del sec. 14°, notevole chiesa 'a sala' priva di coro, che ingloba la facciata in granito, a due torri, dell'edificio precedente. La terminazione orientale, rettilinea, è ornata da un timpano con ricco Masswerk, a trafori e ghimberghe. Un terzo gruppo, frequente soprattutto nel sec. 15°, è costituito dalle chiese 'a sala' con deambulatorio. Il primo esempio in ordine di tempo è la chiesa di St. Nikolai a Berlino, il cui coro 'a sala' con deambulatorio si rifà all'esempio degli edifici della scuola dei Parler costruiti nella Germania meridionale intorno al 1380-1400; la navata, anch'essa 'a sala', venne completata solo nella seconda metà del Quattrocento. Una delle massime realizzazioni di questa tipologia è la chiesa di St. Katharinen a B., magnificamente decorata, iniziata da Hinrich Brunsberg alla fine del Trecento; un esempio più tardo è St. Marien a Bernau. Cappelle e sacrestie annesse a queste chiese acquistano spesso un forte risalto grazie alla decorazione del timpano di facciata, che trova la sua realizzazione più splendida nella citata St. Katharinen a Brandeburgo. Ricchi timpani di questo genere ricorrono anche in numerose chiese di villaggi, soprattutto quattrocentesche. Dell'architettura civile dei secc. 14°-15° si sono conservati alcuni municipi cittadini, come per es. quello dell'Altstadt di B. - con torre a motivi ornamentali ciechi innestata sulla facciata a timpano - o quello particolarmente imponente di Francoforte sull'Oder, i cui lati brevi sono chiusi da timpani riccamente decorati. Non sono invece rimaste vestigia significative di abitazioni private, con ogni probabilità in gran parte semplici costruzioni a traliccio. Si è conservata viceversa una notevole quantità di porte urbiche, erette, nei secc. 14° e 15°, anche per rappresentanza, in sostituzione delle semplici costruzioni risalenti all'epoca della fondazione delle città e spesso caratterizzate da ricche decorazioni in spessore di muro e a Masswerk (per es. a Templin, intorno al 1320, e a Jüterbog, intorno al 1480). La marca di B. era un tempo contrassegnata da una fitta rete di fortezze, per la maggior parte andate peraltro distrutte; in alcuni casi si sono conservati i masti e le torri, circolari o quadrate, in pietra o in laterizio.Nella marca di B. le arti figurative, contrariamente all'architettura, non raggiunsero un proprio sviluppo originale. Opere in legno intagliato dei secc. 13° e 14° sono per lo più pezzi di importazione di altissima qualità, provenienti in particolare dalla vicina Magdeburgo, ma anche dalla Bassa Sassonia e dalla Renania (per es. i crocifissi 'a tre chiodi' nel duomo di B. e nell'abbaziale di Lehnin, precedenti la metà del Duecento; l'altare intagliato nella chiesa del villaggio di Rossow, eseguito a Colonia intorno al 1330, era probabilmente in origine l'altare maggiore del duomo di Havelberg). Opera di maestri formatisi in Boemia, forse attivi a Tangermünde, sono le pitture su tavola (1380 ca.) dell'altare della parrocchiale di Rathenow e del c.d. altare boemo nel duomo di B., mentre i rilievi del pontile e del coro del duomo di Havelberg vennero realizzati intorno al 1400 da una bottega di ispirazione boema. Si formarono tuttavia anche botteghe locali che, nei propri evidenti limiti, cercavano di soddisfare la notevole richiesta di altari e di immagini sacre, in particolare nelle città del 15° secolo.Dei numerosi fonti battesimali in bronzo conservati il più pregevole è quello di St. Marien a Francoforte, fuso nel 1376 da maestro Arnoldus, con rilievi raffiguranti scene del Vecchio Testamento e storie della Vita di Cristo.
Bibl.:
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