BRESLAVIA
(polacco Wrocław; ceco Vratislav; ted. Breslau; Wrotizla, Wortizlava, Wratislavia, Wrozlaw nei docc. medievali)
Capoluogo dell'omonimo voivodato di Polonia nella regione della Bassa Slesia, B. si trova al centro della pianura slesiana (Nizina Slaska) lungo le rive dell'Oder, che rappresenta l'asse di questa pianura priva di boschi. La sua posizione ai confini etnici e politici di Polonia, Cecoslovacchia e Germania e, conseguentemente, il suo ruolo di città di transito sia commerciale sia culturale tra i paesi dell'Europa orientale e quelli dell'Europa occidentale furono determinanti per lo sviluppo della città.A partire dal sec. 12° B. viene indicata con il termine latino di Wratislavia e, dal 1266, con quello tedesco di Breslau. Le fonti più antiche, invece, riportano i nomi originari in ceco e polacco, nelle forme latinizzate di Wrotizla, Wortizlava (1015) e Wrozlaw (1157).Le tracce degli insediamenti preistorici più antichi risalgono al Neolitico, mentre i primi insediamenti storici sorsero su alcune isole nei pressi dei guadi dell'Oder. Nell'epoca romana per B. passava la 'via dell'ambra' che collegava il mare Adriatico con il Baltico. La 'via dell'ambra' incrociava la c.d. Alta via, importante linea di comunicazione, agli inizi del sec. 13°, che partiva da Lipsia e piegava verso S-E, correndo lungo la riva sinistra dell'Oder, verso Cracovia e poi verso la Russia.Alla fine del sec. 9° la città di B., come d'altronde tutta la Slesia, apparteneva probabilmente allo stato della Grande Moravia e, dopo la caduta di quest'ultimo, agli inizi del sec. 10°, ai sovrani boemi; a quest'epoca risale anche il nome della città, che deriva da quello del principe boemo Vratislao I (m. nel 921). Verso la fine del sec. 10° B. faceva parte del regno di Boleslao I ed era governata dai comites che risiedevano nel castello sito sull'isola di Ostrów Tumski, nei pressi del quale furono costruite, nel sec. 11°, la sede vescovile e la cattedrale, dipendenti dall'arcidiocesi di Gniezno. Dopo una sommossa popolare, la città di B. fu conquistata nel 1037-1039 dai Boemi del principe Bretislao I; intorno al 1054 ritornò allo stato polacco e divenne capitale di una delle province più importanti. Dopo la divisione della Polonia, nel 1138 entrò a far parte della provincia dei seniores del principe Ladislao II. A quell'epoca risale l'importantissima attività del comes Piotr Włostowicz (m. nel 1153), fondatore di numerose chiese e conventi. Nel 1163 B. divenne la capitale del principato della Slesia, governato dal ramo locale della dinastia dei Piast. Agli inizi del sec. 13° le principali funzioni economiche e amministrative furono trasferite da Ostrów Tumski sulla riva sinistra dell'Oder. Il primitivo insediamento passò così gradualmente sotto il controllo delle autorità ecclesiastiche e anche il borgo - dopo che sulla riva sinistra venne costruito un nuovo castello - fu, a partire dal 1315, sempre più utilizzato dal clero per poi divenire, nel 1439, definitivamente proprietà del vescovo; da quel momento tutta l'isola passò sotto la giurisdizione ecclesiastica trasformandosi in civitas sacra.Nella prima metà del Duecento, il principe Enrico I pianificò un nuovo assetto urbanistico della città, a S del vecchio insediamento. Il processo di trasformazione, interrottosi nel 1241 per l'invasione dei Mongoli, dopo la ritirata di questi ultimi proseguì con maggiore vigore, in seguito all'adozione, nella nuova città ampliata, del 'diritto di Magdeburgo'(1241-1242). Nel territorio confinante a N-E fu fondata, nel 1263, una città autonoma chiamata Nowe Miasto ('città nuova'), successivamente inglobata, nel 1327, nell'insediamento principale.Nel 1311 era stato fondato il principato di B., che si estendeva su di un territorio di km2 30 circa. Dopo la morte di Enrico VI, ultimo principe del ramo breslaviano dei Piast, il principato passò, nel 1335, sotto il dominio dei sovrani boemi, in regime di autonomia. Da quel momento il potere del principato rimase di fatto, pur con alcune interruzioni, nelle mani del consiglio cittadino di Breslavia.Intorno al 1335 iniziò dunque un periodo di prosperità che durò circa un secolo, durante il quale la città divenne il più importante centro culturale ed economico del regno, dopo Praga. Verso la fine del sec. 14° B. contava infatti ca. ventimila abitanti di varia nazionalità, in maggioranza tedeschi nei ceti più elevati. L'attività artigianale veniva svolta da ben trenta corporazioni; prima del 1386 fu fondata quella dei pittori e incisori, mentre nel 1475 venne istituita quella dei muratori e scalpellini. Tra il 1387 e il 1474 B. fece parte della Hansa.Le lotte con i cechi ussiti (1420-1436) come anche le guerre e i conflitti con i re polacchi e boemi (1440-1474) frenarono lo sviluppo della città; nel 1479 B. fu incorporata, insieme alla Slesia, al regno ungherese di Mattia Corvino e dal 1490 al 1526 al regno boemo-ungherese degli Iagelloni.Il primo insediamento medievale di Ostrów Tumski, risalente ai secc. 9°-10°, consistette in un insieme di edifici in legno, che formava un nucleo di forma circolare, con un sobborgo ad andamento semicircolare; tale complesso era circondato da fortificazioni in legno e terra. Nel sec. 12° sull'Oder sorsero altri due insediamenti: uno sulla riva sinistra vicino al guado che raggiungeva Wyspę Piaskowa̢ (isola di sabbia), l'altro sulla riva destra, detto Ołbin (Elbing).La parte della città di B. sita sulla riva sinistra si sviluppò inizialmente sull'area - circondata da fortificazioni e da fossati - dove nel Duecento fu costruito il nuovo castello del principe e, accanto a esso, fu tracciata la piazza del Mercato, con l'ospizio e i conventi dei Francescani, delle Clarisse e dei Cavalieri Teutonici. Per gli edifici a S dell'insediamento iniziale venne prevista, già dal 1240, una dislocazione attorno alla piazza del Mercato, nella quale confluivano diverse vie di accesso. Quest'area di ha 60 era chiusa a N dal fiume Oder e sugli altri lati da un doppio fossato e dalla cinta di mura in mattoni costruita negli anni 1260-1270.Intorno al 1320-1350 gli insediamenti posti al di fuori delle mura furono inglobati nella città, la cui area, raddoppiata, fu chiusa da una seconda cinta di mura con fossati. Ebbe così fine lo sviluppo territoriale del nucleo medievale di B. e cominciò a delinearsi l'assetto urbanistico ancor oggi conservato. La piazza del Mercato (Rynek), un rettangolo di m. 175212, costituisce il centro di questo assetto urbanistico; dai suoi angoli si dipartono due assi viari principali e tre strade secondarie, più strette, intersecate da varie traverse che, insieme a quelle esterne al mercato, formano una regolare rete viaria e definiscono i confini delle aree edificate. Il centro della piazza del Mercato era occupato da edifici essenzialmente commerciali e amministrativi: un ostello, il municipio con la torre e una pesa pubblica. All'angolo sud-est la piazza del Mercato era collegata con la piazza del Sale (Plac Solny), così definita perché, a partire dal 1336, vi si vendeva il sale in regime di monopolio. In una terza piazza - la piazza del Mercato Nuovo (Nowy Targ) - si commerciava in legno, latticini e verdure. Sul lato verso l'Oder la cinta delle fortificazioni era rinforzata dal complesso del castello (dal 1335, detto curia regis). Avamposti e bastioni proteggevano sette porte, cinque delle quali si aprivano su vie principali (Oławska, Świdnicka, Mikołajska, Odrzańska e Piaskowa), mentre le altre due, di dimensioni minori (Ceglarska e Sakwowa), erano poste all'imbocco di vie secondarie.Il grande impulso alle attività edilizie, verificatosi nella seconda metà del Trecento come conseguenza di una favorevole congiuntura economica, portò al formarsi di una particolare variante breslaviana dello stile gotico, caratterizzata dall'uso del laterizio, che si diffuse in seguito in tutta la regione e influenzò l'architettura della Piccola Polonia.Intorno al 1420 nella cerchia interna delle fortificazioni si trovavano ca. duemila case borghesi, trentasette chiese e cappelle, dieci conventi, due municipi, sette ospedali, alcuni bagni pubblici, trenta mulini, una prigione, un acquedotto - in funzione dal 1387 - e trecentoquattro locande. L'immagine di B. alla fine del Medioevo è testimoniata dai documenti dell'epoca: alla cronaca di Schedel (1493), si integrano una dettagliata descrizione della città di Stein (1512) e la più antica pianta esistente, a volo d'uccello, dipinta da Peter Weihner nel 1562. Nell'attuale tessuto urbanistico di B. si possono ancora individuare le tre principali partizioni architettonico-urbanistiche: la prima comprende la sede vescovile sulle isole e quella del principe, separata dal fiume; la seconda è costituita dal complesso dei conventi lungo la riva sinistra dell'Oder nei pressi del secondo castello, andato distrutto; la terza è di fatto la città medievale, con le case dei borghesi e le chiese, raggruppata intorno alla piazza del Mercato e al municipio.La cinta più antica è documentata da tre strutture superstiti, risalenti alla seconda metà del sec. 13°: sul lato est (via Kraiński), un muro con un bastione quadrilatero, parzialmente ricostruito; a N i resti della cinta muraria nei pressi della via Grodzka; a O quelli presso la via Białoskórnicza. Per quanto concerne la seconda cinta muraria, si sono conservati alcuni resti delle mura nei pressi all'arsenale, con due bastioni risalenti alla prima metà del sec. 14° e un bastione parzialmente ricostruito nel terzo quarto del sec. 15°, a E, verso la fine di piazza Dominikański.Il nucleo originario della cattedrale di S. Giovanni Battista venne fondato con tutta probabilità dopo l'istituzione della diocesi, nel sec. 11°, sul luogo in cui si trova la chiesa attuale. L'edificio successivo, fondato dal vescovo Wauthier de Malonne (1158-1170 ca.), è noto solo attraverso i resti architettonici venuti alla luce negli anni 1949-1951. Il presbiterio della chiesa attuale risale agli anni 1242-1272, mentre il corpo centrale è della prima metà del 14° secolo. La cappella della Vergine fu aggiunta sul lato est dell'edificio da un magister Pesco Murator, nel terzo quarto del 14° secolo. Le cappelle laterali, la sagrestia e le torri occidentali, risalenti ai secc. 14°-15°, e il portico occidentale, eseguito negli anni 1465-1468 dagli architetti Bertold e Franczke, vennero ricostruiti negli anni 1947-1951 in seguito alle distruzioni causate dagli eventi bellici. La chiesa è a tre navate, con due torri che si innalzano in facciata; il presbiterio e il deambulatorio, coperti da volte a crociera, sono conclusi da altre due torri, di altezza minore di quelle della facciata. Nel porticato si scorgono resti della struttura romanica, mentre le sculture, con figure di santi, sono del 15° secolo.Il palazzo vescovile risale al 1250 ca. e si articola su due piani, ognuno dei quali è diviso in tre locali; al piano inferiore resta il pilastro portante della volta originaria, mentre al primo piano si conserva un portale archiacuto.Il municipio, costruito nel 1299-1301 dai mastri Marcin e Albrecht, si presentava originariamente come un edificio a due navate, con una torre sul lato corto. Nel 1328-1357 e nella seconda metà del Trecento furono aggiunti un piano e altri ambienti sui lati est e ovest. Negli anni 1470-1510 tutto il complesso fu notevolmente ampliato con l'aggiunta di un'ala nella parte meridionale dell'edificio; venne inoltre messa in opera una copertura a volte e furono decorati sia gli interni sia gli esterni. I lavori furono eseguiti in due fasi: negli anni 1470-1480 lavorarono maestri della corporazione locale (Tauchen, Bertold e Franczke), sostituiti negli anni 1480-1510 dalle corporazioni dei maestri muratori di Łuzyce e Sassonia, guidate rispettivamente dai capomastri Gauszke e Preusse.In alcuni edifici in via di S. Martino sono incorporati resti delle mura che nella seconda metà del sec. 13° circondavano il castello del principe. Nella stessa area si trova la chiesa di S. Martino, risalente al secondo quarto del 14° secolo.La collegiata di Santa Croce e S. Bartolomeo fu fondata da Enrico IV nel 1288 come chiesa sepolcrale della dinastia. Il corpo centrale venne costruito nel 1320-1350, mentre il presbiterio con la cripta fu condotto a termine nel 1330 circa. Si tratta di una chiesa doppia: l'inferiore dedicata a s. Bartolomeo, la superiore intitolata alla santa Croce. Appare qui applicato per la prima volta il sistema di copertura tipico del Gotico slesiano, con volte a stella nella navata centrale e volte su tre pilastri nelle navate laterali; le chiavi di volta e le mensole sono riccamente scolpite. Il timpano scolpito che commemora la fondazione risale al 1350, mentre all'interno si conservano numerose lastre tombali di vescovi e nobili, in bronzo e pietra, del 14° e 15° secolo.La chiesa e il convento dei Canonici regolari della SS. Vergine Maria furono fondati da Piotr Włostowicz nel 1149. La costruzione originaria è conosciuta solo attraverso i resti sussistenti sotto il pavimento della chiesa attuale, risalente al 1334-1390. Il "magister Pesco Murator apud beatam Virginem", ricordato nei documenti, fu molto probabilmente il suo costruttore, a partire dal 1365. Ricostruita negli anni 1947-1965, la chiesa è a tre navate, con due torri sul lato ovest; la navata centrale è coperta con volte a stella, mentre quelle laterali hanno volte su tre pilastri. Le chiavi di volta sono variamente scolpite; si conserva anche il timpano della chiesa romanica, anch'esso scolpito, databile al 1160 circa.Quando i Domenicani giunsero da Cracovia, nel 1226, venne loro affidata la chiesa di S. Adalberto, menzionata per la prima volta nel 1148. Al suo posto gli stessi Domenicani costruirono nella seconda metà del sec. 13° una chiesa più grande con gli annessi edifici conventuali. Gli ambienti laterali, il presbiterio e le volte furono aggiunti nel 1300-1330; le cappelle del lato nord, l'ingresso e la facciata sono invece quattrocenteschi. L'edificio è a una sola navata, con un presbiterio di forma allungata e una torre sul lato sud; la copertura è a volte a crociera e a stella.Numerose altre chiese furono edificate a partire dalla seconda metà del Duecento; tra queste vanno ricordate la chiesa di S. Elisabetta, la cui primitiva fondazione risale al sec. 13°, la chiesa conventuale delle Clarisse, dedicata a s. Chiara, e quella dei Cavalieri Teutonici, dedicata a s. Mattia. Nella seconda metà del Trecento fu edificata per volontà dell'imperatore Carlo IV la chiesa conventuale degli Agostiniani, dedicata ai tre santi delle nazioni tedesca, polacca e boema - s. Dorotea, s. Stanislao e s. Venceslao - per commemorare l'incontro, avvenuto a B., tra l'imperatore e il re polacco Casimiro il Grande.Il Muz. Narodowe we Wrocławiu conserva alcune sculture romaniche provenienti dall'abbazia di Ołbin, tra le quali sono da ricordare il timpano del portale, scolpito sui due lati, attualmente collocato nella chiesa di S. Maria Maddalena, della fine del sec. 12°, un bassorilievo con l'Annunciazione, della seconda metà del sec. 12°, un busto di profeta del secondo quarto del 12° secolo. Vi si trovano anche numerose lastre tombali trecentesche dei principi slesiani, retabli tardogotici in legno, sculture lignee dei secc. 14°-15° del tipo Schönen Madonnen, opere di Jacob Beinhart, dipinti su tavola dei secc. 14°-15°, dipinti della bottega del Maestro di Vyššý Brod e del Maestro dell'altare di S. Barbara.Il Muz. Archidiecezjalne raccoglie opere di pittura, scultura e arti minori dei secc. 13°-16°, tra cui paramenti liturgici, epitaffi provenienti dalle chiese di B. e un pastorale dei vescovi di B. del 13° secolo. Nella Bibl. Uniw. si trova infine un'importante raccolta di manoscritti breslaviani e slesiani miniati dal 13° al 16° secolo.
Bibl.:
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