Ferneyhough ⟨fèenihou⟩, Brian John Peter. − Compositore britannico (n. Coventry 1943). Formatosi alla Birmingham School of Music e alla Royal Academy of Music di Londra, e in seguito con T. de Leeuw e K. Huber, docente presso diversi istituti internazionali (Friburgo, Darmstadt, San Diego, Stanford, L’Aja), è esponente di spicco della cd. nuova complessità, corrente caratterizzata da una scrittura seriale molto articolata ma anche da strutture ampie e libere da sistemi precostituiti. Sempre attento alle effettive possibilità degli strumenti, sembra mostrare negli ultimi brani una maggiore trasparenza formale. La sua attività ha ottenuto molti riconoscimenti. Tra le opere, che comprendono anche molti brani per strumenti a fiato, si ricordano: 4 miniatures (1965); Epicycle (1968); Unity capsule (1975-76); La terre est un homme (1976-79); Carceri d'invenzione (in 7 parti, 1982-86, ispirato alle stampe di Piranesi); Incipits (1996); Allgebrah (1997); In nomine à 3 (2001); Les froissements des ailes de Gabriel (2003); O lux (2005); Exordium (2008). Nel 2004 è andata in scena la sua prima opera lirica, Shadowtime, sul filosofo W. Benjamin.