BRIAREO (Βριάρεως o βριαρεύς, Briareus)
Gigante, conosciuto anche sotto il nome di Egeone (Αἰγαίων, Aegaeon): un noto passo dell'Iliade (I, 399-406) dice che Egeone lo chiamavano i Numi, e Briareo i mortali. In quel passo medesimo si parla dell'aiuto dato da B. a Zeus quando Era, Atena e Posidone avrebbero voluto incatenarlo: chiamato da Tetide, Briareo, imponente per la sua mole e le sue cento braccia, andò ad assidersi accanto a Zeus che nessuno ebbe più il coraggio di toccare. Suoi fratelli, figli come lui di Urano e di Gea, sono, secondo la Teogonia esiodea (vv. 149, 617, 714, 734, 817), Gige o Gie e Cotto; tutti e tre sono forniti di cinquanta teste e di cento mani (donde son detti Ecatonchiri o Centimani). Per timore della loro soverchia forza Urano li caccia nelle viscere della Terra, ma con la protezione della madre essi riescono a liberarsi. Rinserrati ancora per la loro indisciplina, sono poi liberati definitivameme da Zeus che se ne vale nella lotta contro i Titani dei quali divengono poi i custodi una volta che questi sono stati sprofondati nel Tartaro. Per contro la leggenda li rappresenta qualche volta non nemici, ma alleati dei Titani. Gli Ecatonchiri sono senza dubbio personificazioni delle possenti forze naturali che con la violenza loro posero da principio in pericolo l'esistenza del mondo stesso. In particolare Briareo od Egeone sembra personificare la forza immensa del mare. Anche le tarde leggende che a lui si riferiscono sono consone a questa concezione: così quella che lo fa nascere di Posidone; così l'altra che dice di lui che con le sue braccia gigantesche egli avvince i cetacei; così quella stessa (evemeristica) che ne fa un possente signore del mare, il quale estende la sua signoria dall'Eubea a tutte le Cicladi; così quella che ne fa un gigante che, cacciato dall'Eubea, va a finire in Frigia dov'è sepolto sulle rive del fiume Rindaco non molto lungi dal mare sotto un colle da cui sprizzano fuori cento sorgenti, chiamate le braccia di B.; così ancora molte altre leggende.
Bibl.: Cfr. Bernhard, in Roscher, Lexikon d. griech. u. röm. Myth., I, i, coll. 140-143 e 818-19; Tümpel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., III, coll. 833-35.