BRIENZA (A. T., 27-28-29)
Comune della provincia di Potenza. Il centro capoluogo, nel quale vivono tutti gli abitanti del comune (3765 nel 1921) è situato a 713 m. s. m. Il terremoto del 1857 ne rovinò in gran parte i fabbricati, poiché Brienza si trova in una zona eminentemente sismica nel cosiddetto Vallo di Marsico. Il castello è in gran parte diruto, come sono le vecchie case, abbandonate dai cittadini emigrati; cadente è anche la povera casa di Mario Pagano, che fu tra i più grandi patrioti condannati al patibolo dai Borboni nel 1799. Nel 1532 Brienza contava 168 fuochi, cioè meno di mille abitanti; verso il 1800 raggiunse i 4300; numero che andò aumentando fino al 1881. Mentre aumentava la sua popolazione, il paese si stendeva nell'altipiano sottostante fino alla contrada Cerrona, e al di là del fiumicello Pergola; ma l'incessante esodo dei suoi cittadini di là dall'Oceano ha quasi arrestato l'edilizia e prodotto diminuzione di popolazione: nel 1901 questa si ridusse a 3744 abitanti e a 3765 nel 1921. Il territorio del comune (82,69 kmq.) comprende boschi di querce, di castagni e di faggi. I terreni diboscati e i terreni coltivati, per la loro altitudine, dànno scarsi prodotti di cereali, di vino e di olio, che servono al consumo locale; nei boschi è diffusa l'industria del carbone e del taglio di legname di castagno. Quattro strade rotabili uniscono Brienza alle stazioni ferroviarie di Atena Lucana (18 km.) e di Tito (28 km.) e ai paesi di Marsico Nuovo e Sasso di Castaldo; a Potenza è congiunta da autoservizio.