briffare
v. intr. Fare il punto, aggiornare, mettere al corrente, dare istruzioni.
• Aveva già detto tutto Nicole Minetti in una celebre telefonata della primavera 2010 con l’amica Melania Tumini appena introdotta in quello che ora è anche per sentenza «il sistema prostitutivo di Arcore». «Ti devo briffare ‒ disse ‒ ne vedrai di ogni, c’è la zoccola, la sudamericana, la scappata di casa, poi ci sono io che faccio quello che faccio… la disperazione più totale». (Claudia Fusani, Unità, 25 giugno 2013, p. 2) • La giovane marocchina fu portata in Questura e successe il patatrac. A partire da quella sera venne scoperchiato il pentolone delle favolose notti di Arcore e nell’arco di pochi mesi diventarono familiari modi di dire che hanno fatto un pezzo della recente storia d’Italia: bunga bunga, briffare, olgettine. […] non era difficile accedere alla villa del presidente, nessuno chiedeva i documenti. Bastavano delle forme adatte. Oppure una convocazione della consigliera regionale Nicole Minetti che prima di introdurre a corte le prescelte le «briffava» (cioè le istruiva): «Vedrai di tutto: zoccole, disperate da favelas, qualcuna più seria». (Renato Pezzini, Messaggero, 19 luglio 2014, p. 4, Primo Piano) • in un solo anno, dal 2012 al 2013, l’uso delle parole inglesi nella lingua aziendale è aumentato del 440 per cento, infatti non ci si capisce più niente. «Ciao, oggi dobbiamo briffare sui nuovi competitor», dice uno; e l’altro gli risponde che «ti chiamo in conference call appena abbiamo verificato l’asset». Magari è per questo che ci sono tanti disoccupati, non perché siamo choosy, come disse la Fornero, piuttosto perché non si fa in tempo a imparare una parola che ne scappa fuori un’altra. (Massimiliano Parente, Giornale, 18 maggio 2015, p. 10, Attualità).
- Derivato dal v. tr. ingl. (to) brief ‘riassumere, dare istruzioni’ con l’aggiunta del suffisso -are1.
- Già attestato nel Corriere della sera del 17 gennaio 2011, p. 6, Primo Piano (Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella).