BRIGA Marittima (A. T. 24-25-26)
Uno dei 4 comuni di confine della provincia di Cuneo che ha avuto ridotto, a vantaggio della Francia, il proprio territorio, in conseguenza del Trattato di pace dell'11 febbraio 1947. Anteriormente il comune si estendeva su 140, 99 kmq. e contava (cens. 1936) 2026 ab. riuniti per oltre 4/5 in 6 centri: Briga Marittima, Morignolo, Realdo, Piaggia, Upega e Canino. Di questi il primo (1117 ab.) e il secondo (98 ab.) sono stati trasferiti alla Francia. La nuova frontiera passa lungo il crinale segnato dalle cime di M. Saccarello (2200 m.), Collardente (1777 m.), Ceriana (2301 m.) e Pietravecchia (2040 m.) che divide il bacino del F. Roja da quelli del Tanaro e dell'Argentina. Il centro abitato di Briga sorge a 780 m. sul mare, sulla Lavenza, affluente del Roja, ed è stazione climatica estiva ed idrominerale.
I suoi importanti impianti idroelettrici e il valore strategico lo fecero includere, insieme a Tenda, nelle rivendicazioni territoriali francesi, presentate al principio del 1946. Una commissione inviatavi dal Consiglio dei ministri degli esteri (1° maggio 1946) riconobbe il carattere prevalentemente italiano della regione, e il govemo italiano, sostenendo che "né il sentimento degli abitanti, né i precedenti storici, né la lingua, né ragioni geografiche ed economiche giustificavano" il suo distacco dall'Italia, propose accordi diretti con la Francia. Invano: il 27 giugno 1946 le richieste francesi vennero accolte integralmente. I memorandum scritti e le esposizioni orali alla Conferenza della pace non modificarono quel deliberato. Un plebiscito fortemente addomesticato, indetto dal governo francese (12 ottobre 1947), consacrò l'annessione alla Francia.