BRINDISI (VII, p. 860; App. I, p. 319; II, 1, p. 457)
Espansione urbana. - Dopo le distruzioni operate dalla guerra, le opere di ricostruzione del vecchio nucleo sono state numerose, entro il perimetro delle vecchie mura, e alcune zone hanno assunto un aspetto del tutto nuovo rispetto al passato. La maggiore realizzazione in campo edilizio è stata però la formazione di nuovi nuclei che sono sorti dal nulla o si sono aggiunti a parti periferiche, già esistenti, della città. Interamente nuovo è il quartiere Paradiso; esso, secondo il piano regolatore del 1957, dovrà coprire 122 ha e ospitare 25.000 ab. Notevole espansione ha avuto poi il rione Commenda che, mentre prima del 1946 copriva 61 ha, ora ne occupa 147; il piano regolatore (1957) ne prevede l'espansione fino al canale detto Fiume Piccolo a SE ed alla fascia di rispetto della grande circonvallazione a SO.
Incremento demografico. - Le vicende successive all'ultima guerra (creazione di depositi militari, ecc.) sono state motivo dell'afflusso a B. di contadini disoccupati di varia provenienza, i quali si sono stabiliti alla periferia della città in abitazioni di fortuna, baracche ed edifici sinistrati (1121 nuclei familiari per un totale di 5136 persone nel 1955); ingente è stato anche l'incremento naturale, per cui nell'aprile 1960 B. contava (nel com.) 69.011 ab.
Sviluppo industriale. - Le maggiori realizzazioni sono connesse con la istituzione del porto franco (1951), che occupa 55 ha e si trova a oriente del Seno di Levante. Tra le più grandi industrie è la Montecatini per produzione di fibre sintetiche, concimi e antiparassitarî per l'agricoltura. Altri 100 ha, a sud del porto franco, sono occupati da medie e piccole industrie (produzione di specialità medicinali, ecc.), in corso di sistemazione. Il porto ha visto nel 1957 sbarchi per 89 mila t (soprattutto concimi e carbone) e imbarchi per 14 mila t (ceneri di pirite); nello stesso anno sono arrivati 43 mila passeggeri e partiti 37 mila.
Provincia di Brindisi. - La popolazione è aumentata al 1° aprile 1960 a 345.244 ab., che corrisponde a un incremento dell'11% rispetto al 1951, dovuto per la massima parte al movimento naturale; tale aumento si è verificato soprattutto nel capoluogo, che ha visto una eccedenza di ab. assai maggiore che il resto della prov. Nel 1951 il 41,7% della popolazione attiva era dedito all'agricoltura e soltanto l'8,9% all'industria. Il turismo ha per principali attrazioni la Selva di Fasano e la valle d'Itria, sparsa di trulli. Opere di rimboschimento sono state di recente eseguite attraverso i cantieri di lavoro soprattutto nei comuni di Fasano, Carovigno e Cisternino.