BRISONE (βρύσων, Bryso)
Contemporaneo e scolaro di Pitagora (Giamblico, Vita Pythag., 104), a cui fu attribuito un Οἰκονομικός (Economico), secondo l'uso della letteratura neopitagorica dei primi secoli dopo Cristo, alla quale lo scritto stesso appartiene. Un frammento di esso ci è stato tramandato da Stobeo (Florileg., 85, 15), e l'opera intera fu tradotta in arabo (ne è conservata una redazione notevolmente abbreviata, dalla quale dipendono una traduzione ebraica e una latina, la quale ultima attribuisce falsamente il testo a Galeno) ed ebbe una profonda influenza sulle dottrine economiche ed etiche della filosofia musulmana.
Bibl.: Zeller, Philos. d. Griech., 3ª ed., III, ii, 100; Fr. Wilhelm, Die Oeconomica der Neupythagoreer Bryson, Kallikratidas, Periktione, Phintys, in Rheinisch. Mus., LXX (1915), pp. 161-223; M. Plessner, Der Οἰκονομικός des Neupythagoreers ‛Bryson' und sein Einfluss auf die islamische Wissenschaft, Heidelberg 1928 (Orient und Antike, 5), dove sono anche pubblicate, con traduzione tedesca, le versioni araba ed ebraica.