BRITOMARTI (Βριτόμαρτις; Βριτάμαρτις; Βρυτόμαρτις)
Antica divinità cretese di origine lunare, che tenne il primo posto nei culti dell'isola finché i Greci non introdussero Artemide. Allora B. divenne una ninfa, particolarmente cara alla dea e poi con questa identificata, tanto somiglianti erano gli attributi di entrambe; la si fece però in special modo protettrice dei pescatori ed inventrice delle reti. Una leggenda riguardante B. narrava che la ninfa suscitò l'amore di Minosse che la inseguì attraverso l'isola; per sfuggire al re, B. incappò nelle reti dei pescatori e fu poi divinizzata da Diana; oppure, che dopo varie avventure andò a sbarcare nel lido dell'isola di Egina, ove fu identificata con un'altra antichissima divinità locale: Afaia. A Creta inoltre, quando si accentuarono i suoi attributi marini, fu identificata con Dictinna, e i suoi templi, sotto l'uno o l'altro nome, per lo più erano situati sulla riva del mare; Strabone (x, 479) ricorda un Βριτομάρτεως ἱερόν nel Chersoneso; celeberrimo era il santuario di Polyrrhenium, in cui si poteva entrare soltanto a piedi nudi. Pausania (ix, 40, 3) parla di una statua lignea di B., opera di Dedalo, esistente ad Olunte.
La testa di B. o Dictinna è sulle monete di Chersoneso ed Olunte e su quelle cretesi di età romana. In un tetradracma di Cidonia, B. è rappresentata simile ad Artemide cacciatrice, con corta tunica, una face nella destra e accompagnata dal cane; B. è anche identificabile con una figura femminile seduta, vestita di lungo chitone e con in mano la figura di una Nike. Su un'altra moneta, B., come personificazione dell'isola di Creta, riceve, insieme a due Cureti che le stanno a lato, Zeus bambino: è vestita di una corta tunica ed è seduta su una roccia. Immagini di B. appaiono anche su monete di Polyrrhenium e di Sparta. Meno sicura è l'identificazione di B. con la figura femminile che accompagna il dio Marnas, sulle monete di Palestina.
Bibl.: F. Lenormant, in Dict. Ant., s. v.; A. Rapp, in Roscher, I, s. v.; K. Tümpel, in Pauly-Wissowa, III, 1899, cc. 880-81, s. v. Sulle monete di Chersoneso e di Olunte, v.: Catal. of Mc Clean Collection, nn. 7046-8, 7159; T. E. Mionnet, Descr. de Méd. Ant., II, Parigi 1824, p. 264, nn. 45, 46; p. 289, nn. 243, 244; p. 254, n. 289; XIV, p. 334, n. 245; sulle monete cretesi di età romana, v.: W. Wroth, Catal. of Greek Coins of Crete, Londra 1886, p. 65, 1-6, tav. XVI, figg. 7-9; p. 66, 1-3, tav. XVI, 11-12; p. 68, 20-22, tav. XVII, fig. 3; moneta con B. cacciatrice: ibid., p. 30, 22, tav. VII, fig. 16; B. con figura di Nike: ibid., p. 68, 18, tav. XVII, i; B. riceve Zeus bambino: ibid., pp. 3, 15-16 tav. I, fig. 9; sulle monete di Cidonia: J. Pellerin, Méd. de peuples et de villes, III, Parigi 1763, tav. XCIX, n. 35; sulle monete di Sparta: F. Neumann, Popul. et urb. num. vet., I, Vienna 1779, p. 8; sulle monete di Palestina, v.: G. F. Hill, Catal. of Greek Coins of Palestine, Londra 1914, p. 146, tav. XV, figg. 10-11.
(G. Cressedi - L. Rocchetti)