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BRIVE

di Wanda RABAUD - Valeria BLAIS - Enciclopedia Italiana (1930)
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BRIVE (A. T., 35-36)

Wanda RABAUD
Valeria BLAIS

Città della Francia centrale, capoluogo di circondario nel dipartimento di Corrèze. Il suo nome (Briva) è di origine gallica e significa ponte. È posta a sinistra della Corrèze a 117 m. s. m., in un'ampia e fertile pianura ove confluiscono importanti strade e ferrovie. Una cinta di viali sorti al posto delle antiche fortificazioni, corre attorno alla città vecchia, che ha strade piuttosto strette, e la separa dai nuovi quartieri ampî e ben costruiti. Un ponte unisce la città al sobborgo che è sulla riva destra del fiume. La sua popolazione nel 1926 era di 24.049 ab. (15.955 nel 1906). Il suo fertile territorio determina un attivo commercio d'esportazione di tartufi, pollame, bestiame, grano e primizie di frutta e legumi. La città ha anche una piccola industria data dallo sfruttamento della lavagna e delle pietre da macina che si trovano nelle vicinanze e da alcune fabbriche di carta, scarpe, vasellame, ecc. È nodo ferroviario assai importante. È sede di sottoprefettura, ha un tribunale di prima istanza e uno di commercio. Tra gl'istituti d'istruzione va ricordato un collegio comunale; la città possiede anche una piccola biblioteca e un archivio.

Brive ha origine celtica. Nel 1184 fu assediata dal visconte di Turenna e sotto Carlo V fu occupata dagl'Inglesi. Si costituì in comune alla metà circa del sec. XII e sostenne lunghe lotte contro i paesi vicini, in specie contro Tulle, con la quale essa disputò a lungo il titolo di capitale del Bas Limousin. In queste lotte, che si perpetuarono sino al sec. XVIII, si acquistò il nome di Brivela-Gaillarde.

Monumenti. - La piccola città fu edificata su pianta a raggiera molto regolare, intorno a un'antica abbazia di agostiniani di cui rimane la sola chiesa di S. Martino. Della chiesa, soltanto il transetto - con quattro piccole absidi, cupola ottagonale e vòlte a botte in sesto acuto - risale al sec. XII. La navata centrale è del principio del sec. XIV. Un bassorilievo dell'antico portale (secolo XII) è al museo. In città vi sono molte case dei secoli XIII, XV e XVI; nel museo Rupin collezioni di storia naturale, di preistoria, di monumenti epigrafici, di quadri e di sculture (calchi dei capitelli di Brive e di Vigeois; una bella testa di S. Bernardino).

Bibl.: Poulbrière, Église Saint-Martin, Parigi 1891; L. de Nussac, Causeries. Promenades à travers le vieux Brive, in Bull. de la Société scient. de la Corrèze, 1910.

Vedi anche
Limosino (fr. Limousin) Regione storica della Francia occidentale. Consiste in un altopiano inclinato da E a O (alt. media 500-200 m), limitato a N dai monti della Marche e a S dai monti del Limosino. L’altopiano è formato da terreni poco fertili, sui quali si praticano una magra cerealicoltura e l’allevamento ... Jean-Baptiste Treilhard Giurista e uomo politico (Brive-la-Gaillarde, Corrèze, 1742 - Parigi 1810); avvocato di gran fama, deputato agli Stati generali (1789), nella Costituente sostenne abilmente la costituzione civile del clero e la nazionalizzazione dei beni ecclesiastici. Deputato della Convenzione, di cui fu presidente ... Galli (gr. Γάλλοι; lat. Galli) Sacerdoti della Gran Madre degli dei, Cibele (il nome deriverebbe dal fiume Gallos, in Frigia). Condizione per adire al sacerdozio dei G. era l’evirazione (il prototipo mitico dei G., il dio Attis, si era autoevirato), benché si sia discusso sulla reale evirazione di alcuni ...
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