BROCHURE (termine tecnico fr., male italianizzato in brossura)
La brochure è la riunione di fogli stampati piegati in ordine progressivo, cuciti e collocati insieme, mediante un'incollatura sulla costola dei quinterni, entro una copertina di carta più greve, recante il titolo dell'opera. Questa semplice legatura viene generalmente eseguita in apposito reparto della tipografia. Richiede varie operazioni, la prima delle quali è la spartitura; essa consiste nel taglio del foglio stampato, quando esso contiene due o più segnature appartenenti allo stesso libro; operazione che si compie a mano, con un falcetto, a un pizzico di fogli per volta, o, in modo più celere, con la macchina tagliacarta (v. fig. 1).
La seconda operazione è la piegatura, che trasforma i fogli di stampa in quinterni o segnature. Per essa il foglio viene piegato a metà, da una a quattro volte, secondo la sua impaginazione, di modo che a segnatura piegata la numerazione della medesima risulti progressiva e le colonne di stampa esattamente corrispondenti. Quest'operazione, già eseguita a mano mediante una piccola stecca, con una produzione dai 400 ai 500 fogli all'ora, oggi viene effettuata con la macchina piegatrice che dà oltre 3000 fogli all'ora (v. fig. 2).
Quando vi siano illustrazioni stampate a parte su carta speciale, separatamente dal testo (tavole fuori testo), allora si procede a una terza operazione, che è quella del loro collocamento nelle segnature. Esse vengono inserite o vicino alle pagine corrispondenti, oppure sparse, con ordine, lungo il libro; vanno sempre poste a destra di chi legge, eccezion fatta per quella dirimpetto al frontispizio del volume. Le tavole doppie sono piegate nel mezzo e collocate nel centro della segnatura; quelle grandi, per es. le carte geografiche si piegano due, tre, quattro volte in perfetta squadra e in modo che non vengano danneggiate nella rifilatura del libro. Le tavole fuori testo si fissano con un risvolto cucito o incollato.
Collocate che siano le tavole fuori testo, si procede alla formazione dei volumi. Per questo occorrono due operazioni: la distesa e la raccolta. La distesa consiste nel disporre attorno, sul limite del tavolo, le mazzette delle diverse segnature, in ordine progressivo, ponendole accostate con il numero alto, e il labbro superiore in fuori. Si procede allora alla raccolta: prendendo un quinterno dall'ultimo al primo pacchetto si avrà, a lavoro finito, un esemplare completo dell'edizione.
Terminata la raccolta se ne fa la registrazione, ossia si esamina se tutte le segnature sono disposte ordinatamente, in modo che non ne manchi alcuna, e non ve ne siano di duplicate o spostate.
Dopo la registrazione il volume è pronto per la cucitura. Essa si eseguisce nel seguente modo: aperta la prima segnatura, s'introduce l'ago dall'interno all'esterno nel centrp del dorso. Si prende poi la seconda segnatura, la si uguaglia sopra la prima, s'introduce l'ago in direzione del foro donde è uscito il filo dalla prima, e lo si fa uscire a distanza di qualche centimetro praticando così il secondo punto Si entra di nuovo nella terza segnatura, se ne esce a breve distanza, si entra nella quarta e così di seguito (v. fig 3).
Dopo la cucitura i volumi vengono compressi per fissar meglio la piegatura e togliere al dorso il piccolo rialzo prodotto dal filo della cucitura; il dorso poi s'incolla con pasta di farina e vi si applica la copertina, in perfetta squadra e ben tirata. Quando il dorso è completamente asciutto, si procede alla rifilatura del labbro per i volumi da lasciarsi a taglio intonso, oppure al taglio dei margini. La rifilatura si fa a mano, con le forbici o con una piccola macchina cesoia, mentre, per il taglio, si ricorre alla macchina tagliacarta.