brolo
Dal latino medievale broilus (o broilum) e brolium, di origine celtica. Ricorre, col valore traslato di " ghirlanda ", in rima, in Pg XXIX 147: gli scrittori del Nuovo Testamento della processione mistica di gigli / dintorno al capo non facëan brolo [non erano incoronati], / anzi di rose e d'altri fior vermigli: " al modo lombardo è orto dov'è verdura; e qui lo pillia... per la corona " (Buti). Propriamente infatti b. vale " boschetto ", " giardino fiorito ": cfr. Parodi, Lingua 278 e For de la bella cayba 9 " oi bel lixignolo - torna nel meo broylo ".
E variante in Pg XXVIII 140 (del brolo per de l'oro); cfr. Petrocchi, ad l.