BRONCHITE (fr. bronchite; sp. bronquitis; ted. Bronchitis; ingl. bronchitis)
Il termine di bronchite o di catarro bronchiale indica in modo generico qualsiasi processo infiammatorio o irritativo dei bronchi (v.).
La causa determinante è per lo più la localizzazione di germi infettivi comuni, come il diplococco nelle sue varietà, il bacillo di Pfeiffer, ritenuto, non senza contestazioni, il germe dell'influenza, lo streptococco nelle sue varietà, lo stafilococco e in generale quasi tutte le forme batteriche più note. In molti casi si tratta di bronchite primaria: germi infettivi provengono direttamente dall'esterno con l'aria inspirata, o per diffusione dalle vie aeree superiori (trachea, laringe) e dalla cavità nasofaringea, dove questi germi possono vivere in condizioni ordinarie allo stato saprofitico (come parassiti innocui) e diventare virulenti per cause occasionali (specialmente raffreddamenti). Altre volte la bronchite si associa o deriva da processi infiammatorî localizzati superiormente nell'ambito delle vie respiratorie, cioè tracheiti, laringiti, faringiti, tonsilliti, specialmente di natura difterica, corizza, ecc. Infine la bronchite può intervenire nel corso di malattie infettive generali più o meno gravi, quali il tifo e i paratifi, la febbre di Malta, il morbillo, ecc., nei quali casi però non sempre la causa della bronchite è da riferirsi all'agente etiologico della malattia generale, trattandosi spesso di associazioni con forme batteriche comuni, quali quelle sopra ricordate.
Le bronchiti di natura non batterica o parassitaria non sono evenienze comuni; intervengono in casi particolari per inalazione di sostanze irritanti, tra cui importantissimi i gas asfissianti (v.), oppure anche per inalazioni di vapori della stessa natura da parte di operai addetti a speciali industrie o per infortunio sul lavoro.
Le alterazioni della bronchite consistono essenzialmente in quelle proprie dei comuni processi infiammatorî delle mucose. Nei casi più lievi si tratta di semplice iperemia della mucosa con rigonfiamento degli epitelî di rivestimento; nei casi di maggior intensità si tratta d'infiltrazione della mucosa e sottomucosa di leucociti polinucleati e di altre cellule migranti, nei casi cronici con partecipazione più o meno larga di elementi linfocitoidi. Alcune forme di bronchiti presentano caratteri loro particolari. Così nelle bronchiti purulente accompagnate o no da broncopolmonite (v.) i piccoli bronchi sono pieni di pus; nella bronchite fibrinosa, dovuta quasi sempre al diplococco, l'essudato che riempie i piccoli bronchi è costituito in gran parte di fibrina, con carattere più o meno decisamente emorragico; nella bronchite tubercolare, di regola secondaria a processi tubercolari interessanti il parenchima polmonare (broncoalveolite), i bronchi sono ingombri di essudato più o meno fluido in cui si rinvengono, accanto ad altri germi, i bacilli tubercolari. Caratteristiche sono le alterazioni della bronchite asmatica, in cui predominano gli elementi eosinofili, sia nelle pareti infiltrate, sia nell'essudato chiaro spumoso, in cui insieme con gli eosinofili si rinvengono anche particolari formazioni a spirale, dette spirali di Curschmann (v. asma).
Nelle bronchiti croniche di qualsiasi natura si possono osservare, accanto ad alterazioni infiammatorie, anche lesioni più o meno largamente distruttive, fino ad aversi delle dilatazioni di segmenti di bronchi, dette bronchiettasie (v.), in cui ristagna l'essudato generalmente purulento, a volte di odore nauseante, onde il nome di bronchite fetida.
Bronchite acuta si chiama quella che insorge bruscamente; il più delle volte si associa a tracheite e prende il nome di tracheobrofichite; altre volte, specialmente negl'individui debilitati, i vecchi e i bambini, in questi particolarmente dopo il morbillo, si associa a fenomeni di polmonite lobulare, prendendo il nome di broncopolmonite (v.). La bronchite acuta dei piccoli bronchi, che si osserva più spesso nei bambini, prende il nome di bronchiolite o di bronchite capillare. La bronchite cronica è comune negl'individui debilitati, specialmente nei vecchi, e può assumere varie forme più o meno gravi, fino alla bronchite fetida. Nelle forme più gravi si può avere per paralisi dei muscoli bronchiali, o broncoplegia, impossibilità dell'espettorazione. Una forma particolare di bronchite cronica si osserva negli asmatici di lunga data, in cui si accompagna costantemente ad enfisema polmonare. Si dà il nome di broncoblenorrea alla bronchite cronica con escreato abbondante mucopurulento.
Si chiama broncospirocheiosi una bronchite emorragica dovuta alla Spirochaeta bronchialis descritta dal Castellani; broncomicosi l'infiammazione bronchiale dovuta a funghi. Specialmente negli animali si hanno bronchite e broncopolmonite verminosa.
La bronchite non complicata ha naturale tendenza alla guarigione, ma ha bisogno di particolari riguardi, specialmente riposo a letto o in ambienti modicamente riscaldati e al tempo stesso bene aereati.
La cura medicamentosa è a base di espettoranti, di anticatarrali, di balsamici. Si è tentata recentemente la cura vaccinica delle bronchiti acute e croniche.