bronco
Porzione delle vie aeree e quindi del sistema respiratorio, che inizia dalla biforcazione della trachea in due condotti principali o grossi b. (b. destro e sinistro) e, dividendosi successivamente, termina ramificandosi nei polmoni.
I grossi b. hanno forma di cilindri cavi, appiattiti nel quinto posteriore (parte membranacea); il destro lungo 20÷25 mm, largo circa 15; il sinistro lungo 45÷50 mm, largo circa 10; sono situati nel mediastino posteriore dove contraggono importanti rapporti con gli organi vicini. Sono costituiti, come la trachea, da una tunica fibrosa, da una serie di archi cartilaginei (cartilagini bronchiali), anelli incompleti nel quinto posteriore dove si trova il muscolo bronchiale, e dalla tunica mucosa, munita di epitelio cilindrico stratificato vibratile, ricco di ghiandole bronchiali, che secernono il muco. Penetrano nei polmoni ramificandosi; in essi si distinguono una parte extraparenchimale e una parte intraparenchimale. La prima comprende i b. di primo (o b. lobari, uno per ogni lobo del polmone), secondo (o b. zonali) e terzo ordine. La seconda comprende i b. interlobulari, intralobulari, i bronchioli respiratori (o bronchioli acinosi) e terminali. All’irrorazione dei b. provvedono i vasi bronchiali: le arterie bronchiali sono rami collaterali dell’aorta toracica; la vena bronchiale destra si getta nella vena azygos o nel tronco comune delle vene intercostali superiori, la vena bronchiale sinistra nella vena emiàzygos o nella vena anonima sinistra; i linfatici vanno alle linfoghiandole bronchiali; i nervi, ricchi di gangli, emanano dal plesso polmonare posteriore.
La chirurgia dei b. riguarda quasi esclusivamente gli interventi praticati per la rimozione di corpi estranei (monete, semi, ecc.), in quanto gli interventi per i tumori bronchiali rientrano nella chirurgia polmonare. I corpi estranei possono essere asportati, quando possibile, con l’aiuto di un broncoscopio; altrimenti è necessario ricorrere alla tracheotomia o alla broncotomia.