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BRUCK, Karl Ludwig, barone

di Francesco Tommasini - Enciclopedia Italiana (1930)
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BRUCK, Karl Ludwig, barone

Francesco Tommasini

Nato ad Elberfeld il 18 ottobre 1798. Dopo lunghi viaggi all'estero fondò a Trieste il Lloyd austriaco. Nel 1848 fu eletto al parlamento tedesco di Francoforte; nel novembre seguente entrò come ministro del commercio nel gabinetto austriaco, presieduto dal principe Schwarzenberg, e vi rimase fino al 1851. Nel 1853 fu nominato ambasciatore a Costantinopoli. Nel gennaio 1855 fu chiamato a Vienna al Ministero delle finanze, in un momemto in cui le condizioni dell'erario erano assai critiche. I gravi carichi, contratti durante le guerre napoleoniche, pesavano ancora sul bilancio; la rivoluzione del 1848, le guerre d'Italia e d'Ungheria avevano accresciuto il dissesto e il disagio; il pubblico aveva perduto ogni fiducia nello stato tanto che un prestito "nazionale" di 500 milioni di fiorini s'era potuto collocare soltanto mediante violente pressioni del governo. Fin dal primo momento, B. s'avvide che solo sulle spese militari avrebbe potuto fare economie serie; ma i circoli militari e gli avvenimenti internazionali le resero impossibili. Per il 1855 si prevedeva un disavanzo di 175 milioni; le spese per la mobilitazione e l'occupazione dei Principati danubiani lo triplicarono. Tra il 1848 e il 1859, due miliardi furono spesi per l'esercito L'estensione del sistema fiscale austriaco all'Ungheria, la resistenza dei Magiari alla politica accentratrice di Vienna diminuirono gl'introiti. Il riordinamento dei servizî pubblici e della polizia richiedeva fondi ingenti. Per fronteggiare la situazione, B. dovette ricorrere a provvedimenti estremi, di cui vedeva i danni, come la vendita a condizioni sfavorevolissime, delle ferrovie dello stato. Diminuì il debito dello stato verso la Banca per l'ammontare di 156 milioni cedendole beni demaniali e stipulò la convenzione monetaria austro-tedesca del 1857 per preparare l'abolizione del corso forzoso. Ma la guerra in Italia paralizzò i risultati ottenuti. B. insistette di nuovo perché si facessero riforme radicali, non solo sul terreno economico, ma anche su quello politico e presentò a tal uopo a Francesco Giuseppe un memorandum, intitolato "I compiti dell'Austria", che fu pubblicato nel 1860 dopo la sua morte. Il suo atteggiamento energico e coraggioso gli procurò molti nemici, i quali cercarono di coinvolgerlo in un processo di malversazione. Bruscamente congedato dall'imperatore, si suicidò preso da sconforto, a Vienna, il 23 aprile 1860. La sua innocenza fu poi pienamente riconosciuta. Lasciò un libro di memorie sul periodo della guerra di Crimea (Memoiren des Barons B. aus der Zeit des Krimkrieges), pubblicato nel 1877.

Bibl.: R. Charmatz, Minister Freiherr von B., 1910.

Tag
  • FERROVIE DELLO STATO
  • PRINCIPATI DANUBIANI
  • GUERRE NAPOLEONICHE
  • FRANCESCO GIUSEPPE
  • GUERRA DI CRIMEA
Vocabolario
baróne¹
barone1 baróne1 s. m. [forse dal germ. *baro «uomo libero» (sacibarones nella legge salica)]. – 1. Nel medioevo, titolo nobiliare che rappresentava il massimo grado dell’ordinamento feudale, costituito da coloro che avevano ricevuto direttamente...
baróne²
barone2 baróne2 s. m. [forse uso spreg. della voce prec.; o dal lat. baro -onis «cialtrone, zoticone»]. – Briccone, farabutto, furfante: «Ah porci» esclamò Perpetua. «Ah baroni!» esclamò don Abbondio (Manzoni); baron fottuto, espressione...
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