BRUNAMONTI BONACCI, Maria Alinda
Nata a Perugia il 21 agosto 1841, sposò nel 1868 il professore Pietro Brunamonti; morì a Perugia il 3 febbraio 1903. Pubblicò a 15 anni i suoi primi Canti (Perugia 1856), lodati dal Tenca; e assiduamente poi andò pubblicando volumi di versi, nei quali l'influenza dello Zanella è palese: Canti nazionali (Recanati 1860); Versi (Firenze 1875); Versi campestri (Perugia 1876); Nuovi canti (Città di Castello 1887); Flora (Roma 1898). In prosa, oltre a varie cose minori (tra cui notevole il discorso su G. Zanella, Città di Castello 1898), abbiamo i garbati e talvolta profondi Discorsi d'arte (Città di Castello 1898) e un voluminoso diario, Memorie e pensieri, inedito, di cui è pubblicato un saggio (Ricordi di viaggio, 2ª ed., Firenze 1907). C'è chi, non senza ragione, preferisce la B. prosatrice alla B. poetessa: ché il costante equilibrio del suo temperamento, se conferisce decoro alla sua arte, le toglie di abbandonarsi pienamente e, diremmo, ingenuamente all'emozione lirica: sì che il volo della fantasia è troppo spesso ritardato o abbassato da riflessioni sagge ma fredde. Quello stesso equilibrio, invece, giova naturalmente alla sua prosa, massime a quella critica.
Bibl.: Cfr. La Favilla di Perugia, XXII, fasc. 1-3, dedicato alla B. e contenente un'ottima bibliografia dovuta a C. Trabalza; ibid., XI, fasc. 4, del pari tutto dedicato alla B.; le note autobiografiche pubblicate da O. Roux, in Infanzia e giovinezza di illustri italiani contemporanei, I, Firenze 1909, pp. 321-330; G. Urbini, in Nuova Antologia, XXXVIII (1° marzo 1903), pp. 92-103; C. Antolini, A. Brunamonti e V. Colonna, Firenze 1904, e, autorevolissimo, B. Croce, Letteratura della nuova Italia, Bari 1921, 2ª ed., pp. 357-367. Si occupa della B. anche G. Cecchini, nel Saggio sulla cultura artistica e letteraria in Perugia nel sec. XIX, Foligno (1921).