Brunelleschi
Antica famiglia di Firenze, come testimonia il Malispini: " I Brunelleschi vennono poi, e sono assai antichi, e molto furono per innanzi ricchi e possenti ". Ebbero case e torri nel Sesto di Porta del Duomo. Nella divisione tra guelfi e ghibellini, parte della famiglia si schierò con questi ultimi, e con essi quei B. parteciparono alle risse faziose facendo capo alla torre dei Cattani da Diacceto. Ebbero ai tempi di D. la maggior fioritura come banchieri e come potenza politica, con Brunetto e col figlio di costui, Betto, col quale avvenne la conversione politica con il passaggio non solo a Parte guelfa ma alla fazione dei Neri. Di essa Betto di Betto fu uno degli esponenti e D. dové trovarselo contro più e più volte; fu inoltre nemico acerrimo di Corso Donati e sembra che partecipasse alla sua uccisione; a sua volta, venne ucciso per vendetta dai consorti del Donati. Per non impedire ai consorti di Betto di vendicarlo, la cosiddetta Riforma di Baldo d'Aguglione del 2 settembre 1311 proibiva alle autorità fiorentine di costringere i discendenti di Betto e gli altri di casa B. a far pace o tregua con qualcuno. Nel sec. XIV possedevano la Petraia nei pressi di Castello, proprietà che venne a finire ai Medici, i quali nel sec. XVI fecero ricostruire la villa padronale, dando vita a quella che ora si chiama la villa granducale della Petraia presso Castello (attuale sede della redazione del nuovo vocabolario della Crusca).
Bibl. - Fonte principale araldico-genealogica: Arch. di Stato di Firenze, Spogli del Senatore Dell'Ancisa: Bb,Gg, Kk, Mm; R. Malispini, Istoria fiorentina, Firenze 1718, capitoli 57, 85, 108, 137; per la famiglia al tempo di D., si veda il ricchissimo indice di Dino Compagni e la sua Cronica, a c. di I. Del Lungo, ibid. 1879.