BRUNISSURE
Imbrunimento delle foglie di vite. Malattia segnalata e definita dai patologi francesi (Dastre 1891) soprattutto per le viti europee. È caratterizzata da un imbrunimento delle foglie, variamente diffuso sulla lamina, talora localizzato e a contorni abbastanza precisi. L'imbrunimento può essere complicato, secondo Delacroix, da tonalità ora nere, ora rossastre o giallastre, e non è necessariamente accompagnato dalla caduta delle foglie. Evidentemente non è sempre facile differenziare la brunissure dal rossore (v. arrossamento), tanto che Delacroix parla anche di una brunissure-rougeole. Tali diverse manifestazioni sono accompagnate da alterazioni delle cellule e soprattutto del loro contenuto, che si disorganizza, formando vacuoli, granulosità, le quali furono un tempo scambiate per organismi parassiti (Plasmodiophora vitis Viala e Sauvageau, Pseudocommis vitis Debray, Cladochytrium viticolum Prunet). In realtà, la brunissure sarebbe dovuta a fenomeni di lenta plasmolisi, determinati, oltre che da una stagione troppo calda e secca, anche, o anzi prevalentemente, secondo Ravaz, da eccessiva produzione di frutti. Secondo altri patologi, esisterebbero anche altre forme di brunissure veramente parassitarie, da funghi (come Botrytis, Oidium), da acari, ecc.