BOLIS, Bruno
Nacque a Velletri, il 24 agosto del 1903, da Candido e da Bianca Maria Molinari. Laureatosi nell'anno 1925 al politecnico di Milano, il B. vi divenne assistente del prof. F. A. Jorini e poi aiuto del prof. C. A. Azimonti, allora vicedirettore e, successivamente, direttore del politecnico stesso. Nel 1932 conseguì la libera docenza in costruzioni stradali e ferroviarie. Nel campo professionale al B. va attribuito fra l'altro il merito di avere per primo in Italia, negli anni 1940-42, studiato e realizzato una pista di decollo in calcestruzzo a Pomigliano d'Arco, superando i problemi relativi al drenaggio delle acque di precipitazione meteorica e quelli conseguenti alle sollecitazioni dinamiche indotte dai velivoli.
Il B. fu uno dei tecnici italiani più apprezzati nel campo delle costruzioni stradali. Fu assai lungimirante nell'individuare e mettere a fuoco i problemi e l'importanza nascente delle comunicazioni stradali, in un momento in cui diminuiva quella delle ferrovie. Il suo volume Strade e vie in rapporto alle esigenze moderne, pubblicato a Milano nel 1938, rappresenta, ancor oggi, una ricca fonte di notizie e di idee. Un'altra opera che ebbe un grande successo è Costruzioni stradali (la prima edizione, a Milano, è del 1939).
Il B. ebbe una visione chiara e logica delle comunicazioni stradali, che si sarebbero dovute sviluppare in maniera razionale, funzionale ed anche esteticamente piacevole, adeguata al progresso della tecnica. Particolarmente illustrative, a questo riguardo, sono opere come Edifici per i trasporti, pubblicata a Milano nel 1947, e come Progettazione e costruzione delle strade (Milano 1957), testo fondamentale per tecnici e costruttori.
Tra gli altri scritti del B. sono da ricordare: Strade camionali eferrovie: discorso, Roma 1916; La sistemazione delle strade diprima classe. Il problema delle curve, Milano 1928; Norme dimassima per la costruzione delle pavimentazioni in calcestruzzo, Roma 1929; Norme di massima per la costruzione dei Macadams cementati, Roma 1930; Un dialogo tra il catrame ed il bitume, Milano 1930; La macchina e la vita, Milano 1934; Problemi e progressi della tecnica stradale, Roma 1934; Strade camionali e ferrovie, Milano 1935; Le grandi strade del mondo romano, Milano 1939; Il calcestruzzo per opere murarie, cementi armati, strade incemento..., Milano 1950; Calci e cementi. Calci aeree. Cementamianti..., Milano 1952; Malte e fabbricati..., Milano 1954.
Dopo aver dovuto abbandonare la scuola per ragioni di salute nel 1943, il B. si ritirò a Cannero Riviera, sul Lago Maggiore, dove morì il 20 febbr. 1958.
Bibl.: F. Aimone Jelmoni, B. B., in Ann. d. Politecnico di Milano, L (1965), pp. 343-345; Id., B. B., in Le Strade, III (1958), pp. 132-134; Le vie d'Italia, LXIV (1958), p. 532.