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Nardi, Bruno

Dizionario di filosofia (2009)
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Nardi, Bruno


Dantista e storico italiano della filosofia (Spianate, Lucca, 1884 - Roma 1968). Insegnò storia della filosofia medievale nell’univ. di Roma. Studiò il pensiero filosofico e politico di Dante mettendone in evidenza (contro la tesi di un suo fondamentale tomismo) i rapporti con l’insegna­mento di Alberto Magno, con l’aristotelismo averroistico e con motivi neoplatonici; nell’interpretazione della Commedia insistette sul suo significato di «visione profetica». Amplissimi i contributi alla storia della filosofia del Medioevo (in partic. per l’averroismo, di cui ha messo in luce l’assenza di preoccupazioni teologiche nell’interpretazine di Aristotele) e del Rinascimento, in cui ha seguito i vari esiti dell’aristotelismo, soprattutto la fortuna di Sigieri, l’influenza del commento di Simplicio al De anima, la posizione di Pomponazzi. Tra le sue opere si segnalano: Saggi di filosofia dantesca (1930; 2a ed. 1967); Dante e la cultura medievale (1942; 2a ed. 1949); Nel mondo di Dante (1944); Sigieri di Brabante nel pensiero del Rinascimento italiano (1945); Soggetto e oggetto del conoscere nella filosofia antica e medievale (1951; 2a ed. 1952); Saggi sull’aristotelismo padovano dal secolo XIV al XVI (1958); Studi di filosofia medievale (1960); Dal «Convivio» alla «Commedia» (1960); Mantuanitas vergiliana (1963); Studi su P. Pomponazzi (1965); Saggi e note di critica dantesca (1966), in cui fa spicco l’ampia relazione su Filosofia e teologia ai tempi di Dante in rapporto al pensiero del poeta presentata al Congresso internazionale di studi danteschi del 1965; Saggi sulla cultura veneta del Quattro e Cinquecento (post., 1971). Da ricordare anche i saggi La caduta di Lucifero e l’autenticità della «Quaestio de aqua et terra» (1959) e Il punto sull’Epistola a Cangrande (1960), nei quali è affrontato, e risolto negativamente, il problema dell’attribuzione a Dante della Quaestio e dell’Epistola.

Vedi anche
Vittore Branca Filologo e critico letterario (Savona 1913 - Venezia 2004). Un ramo della famiglia discende dall'abate Stoppani (1824-1891), e porta vivo il senso di quella missione, che fu del cattolicesimo liberale dell'Ottocento, di saper unire scienza e sapienza. Vittore Branca, Vittore compie i suoi studi alla ... Guelfo Civinini Scrittore italiano (Livorno 1873 - Roma 1954). Redattore del Corriere della sera e suo inviato speciale durante l'impresa libica e la prima guerra mondiale, fu accademico d'Italia. Poeta crepuscolare, più vicino a D'Annunzio che a Pascoli (I sentieri e le nuvole, 1911; ecc.), ha dato il meglio di sé ... Giuseppe Antonio Borgése Borgése ‹-se›, Giuseppe Antonio. - Scrittore italiano (Polizzi Generosa, Palermo, 1882 - Fiesole 1952); prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Torino (1909-10) e di Roma (1910-17), poi nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano (1917-1925), dove, dal 1926, passò alla cattedra di estetica dell'università. ... Sibilla Aleramo Pseudonimo della scrittrice Rina Faccio (Alessandria 1876 - Roma 1960). Meglio che nei romanzi, dove un certo femminismo d'intonazione ibseniana (Una donna, 1906) si è venuto sempre più mescolando a motivi dannunziani (Il passaggio, 1919; Amo, dunque sono, 1927; Il frustino, 1932), le sue tendenze alla ...
Tag
  • QUAESTIO DE AQUA ET TERRA
  • SIGIERI DI BRABANTE
  • ALBERTO MAGNO
  • ARISTOTELISMO
  • NEOPLATONICI
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Vocabolario
bruno
bruno agg. e s. m. [dal germ. brūn «di colore scuro lucente»]. – 1. agg. a. Scuro, tendente al nero: vestito b., carnagione b., capelli b.; aere b. (Dante), vicino a notte. In partic., si disse camicia b. la camicia marrone chiaro che faceva...
nardo
nardo s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce,...
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