PARADISI, Bruno
Storico del diritto, nato a Roma il 6 maggio 1909. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Roma nel 1932 sotto la guida di C. Calisse, ha poi insegnato Storia del diritto italiano nelle università di Bari, Siena, Napoli e Roma. Ha fondato l'Istituto per la storia dei postglossatori e dei commentatori. Promotore della Società italiana di storia del diritto, ne è stato segretario generale sin dalla fondazione (1961), e poi presidente. Socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, ha diretto l'Enciclopedia giuridica edita dall'Istituto della Enciclopedia Italiana.
Sin dai primi lavori (''Massaricium ius''. Studio sulle terre ''contributariae'' e ''conservae'' nel Medio Evo, con particolare riguardo alle terre ''massariciae'' della Lombardia, 1937; Storia del diritto internazionale nel Medio Evo, 1940) ha seguito un'impostazione metodologica che, recependo la lezione dello storicismo neoidealista, esamina la dottrina e gli istituti giuridici in stretta relazione con la realtà politica e sociale del periodo.
Tale indirizzo trovò ulteriore maturazione nei successivi studi riguardanti sia temi di storia del diritto internazionale, un settore fino ad allora trascurato dalla storiografia (Il problema storico del diritto internazionale, 1944; Norma fondamentale e contratto alle origini della comunità internazionale, in Studi senesi, 62 [1950]; L'amitié internationale. Les phases critiques de son ancienne histoire, in Recueils des cours de l'Académie de droit international de la Haye, 1951), sia indagini sulle fonti giuridiche medievali, cui P. ha dedicato i suoi Corsi di lezione (il primo volume è stato pubblicato nel 1951: Le fonti nel basso Impero e nell'epoca romano-barbarica). Accanto a queste ricerche ha portato avanti anche un'attenta riflessione su questioni metodologiche attraverso l'analisi degli indirizzi storiografici seguiti dalla precedente storiografia giuridica: Gli studi di storia del diritto italiano nell'ultimo cinquantennio (1895-1945), in Studi senesi, 60 (1946-48); I nuovi orizzonti della storia giuridica, in Rivista italiana per le scienze giuridiche, 6 (1952-53). La storia del diritto internazionale, lo studio delle fonti giuridiche medievali, l'approfondimento di temi metodologici attraverso l'analisi storiografica costituiscono anche i filoni principali della sua successiva ricerca. Tra i saggi di storia del diritto internazionale particolare menzione meritano: Due aspetti fondamentali nella formazione del diritto internazionale antico, in Annali di storia del diritto, 1 (1957); Pace e Impero alla fine del mondo antico, in Studia et documenta historiae et iuris, 24 (1958); International law and social structure of the Middle Ages, in Indian yearbook of international affairs (1964); Civitas maxima. Studi di storia del diritto internazionale (1973). Le indagini sulle fonti giuridiche hanno trovato espressione non soltanto nei suoi Corsi di lezione, che con il volume v (Il ''Corpus Juris Canonici'' e la dottrina a partire da Graziano, 1968) hanno completato l'esame del periodo tra il basso Impero e la scuola dei glossatori, ma anche in saggi di grande impegno filologico, quali: Metodo di esposizione e costruzione del sistema nei maestri italiani del secolo XIV, in Atti del Congresso internazionale di Stoccolma del 1960; La scuola di Orléans. Un'epoca nuova del pensiero giuridico, in Studia et documenta historiae et iuris, 26 (1960); Diritto canonico e tendenze di scuola nei glossatori da Irnerio a Accursio, in Studi medievali, 6 (1965); Critica e mito dell'Editto teodosiano, in Bullettino dell'Istituto di diritto romano, 68 (1965); Le glosse di Bartolo da Sassoferrato, negli Atti del II Congresso della Società italiana di storia del diritto (1969). Ha inoltre raccolto nel volume Apologia della storia giuridica (1973) alcuni dei principali saggi sulla storiografia e sugli indirizzi di ricerca.