brusciare
. Ricorre solo in If XVI 49 ma perch'io mi sarei brusciato e cotto, / vinse paura la mia buona voglia, a indicare il pericolo al quale D. si sarebbe esposto, se fosse sceso dalla ripa nel sabbione infocato per abbracciare i tre concittadini (Guido Guerra, Tegghiaio Aldobrandi, Iacopo Rusticucci). I due verbi (brusciato e cotto) stanno infatti in rapporto di causa ed effetto, anche se " il primo indica l'impressione della fiamma; l'altro dell'ardore " (Tommaseo).