brusco
. Ricorre una sola volta, col valore di " aspro ", " pungente ", " duro ", in Pd XVII 126: Cacciaguida conforta e incoraggia D. a manifestare senza timori o incertezze la sua visione, giacché Coscïenza fusca / o de la propria o de l'altrui vergogna / pur sentirà la tua parola brusca, cioè " si risentirà della tua parola, brusca davvero, perché non addolcisce con ipocrite o vili attenuazioni la dura verità " (Scartazzini-Vandelli). L'aggettivo riprende il sapor di forte agrume del v. 117.