Bruxelles-pensiero
loc. s.le m. inv. (iron.) Il modo di pensare considerato tipico delle istituzioni e delle politiche comunitarie.
• Non esiste un modello europeo, perché il Bruxelles-pensiero ancora non ha saputo rispondere persuasivamente alla richiesta di riconoscimento identitario e di garanzia della qualità avanzata dalle singole realtà nazionali. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 12 gennaio 2012, p. 11, Primo Piano) • L’obiettivo finale di un industrial compact è fin troppo semplice da identificare: ricominciare a produrre posti di lavoro. E di conseguenza adottare politiche commerciali più aggressive, rivedere le norme antitrust laddove sono state palesemente superate dall’evoluzione dei mercati globali, in definitiva non aver paura di mettere in discussione alcuni dei dogmi del Bruxelles-pensiero. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 14 febbraio 2013, p. 30, Economia).
- Composto dal nome proprio Bruxelles e dal s. m. pensiero.
- Già attestato nella Stampa dell’8 maggio 1993, p. 9, Estero (Fabio Galvano).