BRUXELLES R 330, Pittore di
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, operante intorno alla metà dei V sec. a. C. Appartiene alla cerchia del Pittore di Pentesilea, e, secondo una consuetudine frequente in quel gruppo e in certo senso esclusiva, usa collaborare con i suoi colleghi dipingendo in due la stessa coppa. Tra questi singolari esempî di cooperazione va inclusa anche l'opera da cui trae il nome, la coppa Bruxelles R 330, di cui solo il tondo interno gli viene riconosciuto da J. D. Beazley. Si può forse anche dedurre che, nella prima parte della sua carriera, egli dipinse i lati esterni delle coppe ed ebbe come collaboratori il Pittore dello Splanchnoptes, di Orvieto 191 A, di Bologna 417 e altri per il tondo interno, mentre più tardi la situazione fu invertita. Nel gruppo prossimo al Pittore di Pentesilea la personalità del Pittore di B. R 330 si rivela per un linguaggio sobrio, un'asciuttezza di forme che sembra di poter intendere come un ritorno o un'aspirazione alla classicità. Il dinamismo passionale, le forme stringate e nervose del caposcuola, si attenuano in lui in un discorso più sedato e convenzionale. Pur essendo, come tutti del suo gruppo, essenzialmente un pittore di coppe, gli sono stati assegnati, in margine a queste, un certo numero di vasi di grandi dimensioni, quali stàmnoi, crateri a colonnette, ecc.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 283; id., C. V. A., Oxford, II, VI; id., Red-fig., p. 613.