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BUCCI

di Giuseppe Liverani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972)
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BUCCI

Giuseppe Liverani

Famiglia di ceramisti oriundi di Faenza, dove tenne diversi stabilimenti nel corso del sec. XIX per la produzione di stovigliame d'uso. Un primo, presso la chiesa di S. Lucia, acquistato da Pietro Prati verso il 1825 e dopo un venticinquennio ceduto a Gian Battista Camangi; un secondo in via Naviglio, chiuso nel 1836; un terzo presso porta Imolese, nel fabbricato detto l'Omnibus di fronte all'Ospedale, acquistato da certo Missiroli e chiuso nel 1845.

Due membri della famiglia, Tommaso di Sante e il cugino Giovanni di Antonio, nel 1835, acquistarono a Imola il languente stabilimento della famiglia Zambrini. Deceduto Tommaso nello stesso anno, nella società e nella direzione gli successe il figlio Sante il quale, l'anno 1847, chiedeva al comune l'esenzione dai dazi sulle materie prime e, ampliando il fabbricato, istituì una sezione artistica dove chiamò a lavorare artisti quali Angelo Minghetti, Gaetano Lodi, Angiolino Sangiorgi, un Bianchini e altri.

Avendo lo stabilimento raggiunto i 50 operai, l'anno seguente, 1848, Sante si associò i due figli Angelo e Giuseppe. Deceduto Sante l'anno 1860, i due figli assunsero la direzione dello stabilimento e la tennero sino al 1868. Per tre anni, sino al 1871, Angelo la condusse da solo, ma in seguito a discordie con i dipendenti, la cedette al fratello Giuseppe (morto nel 1879) che nel 1874, ispirandosi all'idea mazziniana, fondò una cooperativa fra gli operai e la diresse dalla fondazione fino al 1877.

Bibl.: C. Malagola, Mem. stor. sulle maioliche di Faenza, Bologna 1880, pp. 215, 217; G. Corona, Italia ceramica, Milano 1885, pp. 92 ss.; R. Galli, L'arte della ceramica in Imola, Imola 1928, pp. 23 ss.; A. Minghetti, Ceramisti, Milano 1939, pp. 87 s.; G. Liverani, La ceramica in Imola, in Studi romagnoli, VI (1955), pp. 86 ss., e in Faenza, XLII (1956), p. 7.

Vedi anche
Faenza Comune della prov. di Ravenna (215,8 km2 con 56.131 ab. nel 2008), situato sulla Via Emilia, presso la confluenza del fiume Lamone con il torrente Marzeno. Oltre la riva destra del fiume Lamone si trova il Borgo Durbecco. Florido mercato agricolo. È famosa in tutto il mondo per l’industria delle maioliche. ... santo Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per ciò stesso inviolabile, o ciò che, per comune consenso degli uomini, ... Bologna Comune dell’Emilia (140,7 km2 con 373.026 ab. nel 2007), capoluogo dell’omonima provincia e della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.  ● La pianta della città mostra l’originario nucleo romano a insulae rettangolari (6 cardini e 7 decumani, ... maiolica Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice). 1. Classificazione Le maiolica si distinguono dalle terraglie per il colore della pasta, che in queste ultime è sempre bianco. A volte le maiolica si classificano in ...
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Vocabolario
bùccia
buccia bùccia s. f. [etimo incerto] (pl. -ce). – 1. Corteccia delle piante, quand’è ancora molle: innestare a buccia. 2. Nel frutto, involucro più o meno consistente, variamente colorato, che riveste e protegge i tessuti sottostanti; può...
bucco
bucco s. m. [da una voce zulu, attrav. l’ingl. buchu o bucco]. – Droga costituita dalle foglie di alcune specie di piante rutacee dell’Africa merid., usata come diuretico e contro le infiammazioni delle vie urinarie.
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