BUCH, Leopold, barone von
Geologo, nato a Stolpe il 26 aprile 1774, morto a Berlino il 4 marzo 1853. Iniziò gli studî geologici nella scuola mineraria di Freiberg diretta dal Werner. Il B. dapprima fu forte sostenitore delle teorie nettuniste del maestro, ma venuto in Italia (1798) incominciò a perdere la fede nel nettunismo troppo generalizzato del Werner. Visitò più volte la terra classica del vulcanismo, ove anche fu spettatore di una piccola eruzione; ma la maggiore sua attenzione si fermò sulle isole Canarie, ove concepì la famosa teoria dei crateri di sollevamento. Egli ritenne che gli strati periclinali dell'isola di Palma derivassero dal sollevamento del suolo spinto dalla forza eruttiva sviluppata da imponenti fenomeni di ossidazione. Questo sollevamento, secondo lui, produrrebbe la rottura degli strati e la formazione del cratere. La teoria dei crateri di sollevamento, sostenuta con entusiasmo da molti, fra i quali Humboldt ed Élie de Beaumont, cadde presto, vittoriosamente combattuta dallo Scrope, dal Lyel e dal Prevost.
Le idee del B. sull'origine delle rocce ignee, chiaramente esposte dal suo amico Humboldt, fanno apparire questo grande geologo un precursore della teoria magmatica.
Il B. fu socio dell'Istituto di Francia; la sua pubblicazione più importante è la memoria letta all'Accademia di scienze naturali di Berlino: Sui crateri di sollevamento ed i vulcani. Le altre pubblicazioni furono raccolte e pubblicate a cura di J. Ewald, J. Roth e H. Eck in quattro volumi (1867-1885).