BUDAPEST (VIII, p. 22; App. II, 1, p. 464)
A partire dal 1° gennaio 1950 è stata creata la "Grande Budapest", aggregando 7 cittadine e 16 villaggi, come Csepel, Pesterzsébet, Kispest, Ujpest, Rákospalota, Budafok; su una superficie di 526 km2 essa contava, nel 1954, 1.783.003 ab., ripartiti in 22 distretti. La seconda Guerra mondiale segna una svolta decisiva nella storia della città. Il nuovo regime comunista ha infatti cercato di far scomparire quel divario che esisteva tra i varî quartieri, indice delle diseguaglianze sociali d'un tempo, livellando le condizioni della città. A tale scopo, ricostruiti i ponti sul Danubio aggiungendone uno nuovo, il Ponte Stalin, che collega Ujpest all'isola Margherita, si è cercato di migliorare le comunicazioni tra il centro e la cintura di quartieri e di sobborghi che si sono sviluppati attorno al nucleo originario. Alla periferia è stato costruito un gran numero di case operaie, di scuole, di piscine, di edifici pubblici; tra il 1947 e il 1954 sono sorti 80 mila nuovi alloggi per 350 mila persone. Per contro varî edifici del centro sono stati adibiti a nuove funzioni; il Palazzo Reale è stato destinato alla Città Universitaria, i grandi magazzini sono stati nazionalizzati e, decongestionato il centro, tutta la città è andata acquistando dal punto di vista sociale una ripartizione più armonica. La città è stata al centro della rivolta ungherese dell'ottobre-novembre 1956 (v. ungheria, in questa App.) e, nel corso di combattimenti ha subìto non pochi danni. Vedi tav. f. t.