Buganda
Regno sulla riva N del Lago Vittoria (nell’od. Uganda). Secondo tradizioni del popolo ganda, il primo kabaka («re») che unì i clan dell’area fu Kintu Kato (ca. 13°-14° sec.), ma la nascita del regno vero e proprio è legata a immigrazioni dal Kitara, nel sec. 15°. Distrutto nel sec. 16° dal regno del Bunyoro, il B. riacquistò potenza a fine Seicento, vide un processo di accentramento regio e nel 19° sec. era lo Stato più esteso nella regione, in rivalità col Bunyoro. Il kabaka controllava l’esercito, nominava i funzionari principali e i capi delle aree conquistate. Mutesa I (regno 1856-84) entrò in contatto con mercanti arabi e missionari europei e si avvicinò, senza convertirsi, a cristianesimo e islam. Le rivalità fra cattolici, anglicani, musulmani e tradizionalisti scatenarono la persecuzione anticristiana di Mwanga (regno 1884-97), che tuttavia non riuscì a evitare il protettorato inglese (1894). Il B., con la sua economia di piantagione, fu il fulcro dell’Uganda britannico (unione di alcuni regni e territori). Il kabaka Edward F. Mutesa II (regno 1939-66), che fu attivo nella lotta anticoloniale e patì l’esilio (1953-55), con l’indipendenza (1962) unì alla corona la presidenza della nuova Repubblica dell’Uganda, ma nel 1966 fu deposto da un colpo di Stato che abolì anche la monarchia del Buganda. Ricostituita nel 1993, con funzioni in teoria solo culturali, questa ha riassunto di fatto un ruolo politico. Il kabaka Mutebi II è salito al trono nel 1993.