bugio
. L'aggettivo appare in Pd XX 27 quel mormorar de l' aguglia salissi / su per lo collo, come fosse bugio. Unanimi sono i commentatori antichi e moderni nel chiosare il termine come " vuoto ", " cavo ", " bucato "; il collo dell'aquila divina è, come la gola di un vero animale, internamente vuoto; perciò la voce vi può passare come l'aria attraverso il pertugio / de la sampogna (vv. 23-24).
La forma, come suggerisce il Grabher (sulle orme di Battisti-Alessio, Dizionario), è di origine settentrionale e deriva dall'adattamento del verbo bugiare', ‛ busare '.