OKUDŽAVA, Bulat Šalvovič (App. IV, ii, p. 650)
Scrittore russo, morto a Parigi il 12 giugno 1997. A metà degli anni Settanta, dopo un lungo periodo di silenzio, O. tornò alla poesia con la raccolta Arbat, moj Arbat (1976; trad. it. Arbat mio Arbat. Poesie, 1989), in cui si faceva appassionato cantore del vecchio quartiere moscovita, l'Arbat. Con il calore della memoria O. faceva rivivere il mondo intessuto di ricordi e di vive impressioni in cui aveva trascorso la giovinezza. Nel cupo grigiore dell'Unione Sovietica degli anni Settanta l'Arbat di O. divenne il simbolo di una realtà familiare e accogliente, in aperto contrasto con la retorica del regime.
Nelle raccolte successive, Stichotvorenija (1984, Poesie), Posvjaščaetsja vam (1988, Dedicato a voi) e Izbrannoe. Stichotvorenija (1989, Poesie scelte), la poesia di O., pur conservando l'equilibrato lirismo dei cicli poetici precedenti, manifesta toni più tristi e nostalgici. In seguito sono usciti Milosti sud´by. Novaja kniga stichotvorenij (1993, Per grazia del destino. Nuovo libro di poesie) e Čaepitie na Arbate (1996, Un tè all'Arbat). Una raccolta dei testi delle sue canzoni era precedentemente uscita negli Stati Uniti (1988, Pesni, Canzoni).
O. continuò anche a pubblicare opere che appartengono al filone della prosa storica. Tra il 1976 e il 1978 uscì il romanzo Putešestvie diletantov (Un viaggio di dilettanti), una tragica storia d'amore ambientata nell'alta società pietroburghese alla fine del regno di Nicola i, a cui seguì il romanzo Svidanie s Bonapartem (1985; trad. it. Appuntamento con Bonaparte, 1986), ampio quadro della storia russa del primo Ottocento incentrato sull'invasione napoleonica del 1812. Nel 1995, infine, apparve il romanzo storico-autobiografico Uprazdnënnyj teatr (Il teatro soppresso), una rivisitazione della storia sovietica degli anni Venti e Trenta attraverso le tragiche vicende della famiglia dell'autore. Seppur intessuta di una fitta trama di allusioni alla realtà politica contemporanea, la prosa storica di O. raramente assume toni manifestamente polemici, elevandosi a riflessione aperta e problematica su questioni importanti della storia russa. Solo nel corso degli anni Ottanta, mentre si consolidava la fama di O. come poeta e chansonnier, l'autore fu riabilitato dalle autorità sovietiche e insignito di alte onorificenze.
Bibl.: A. Žolkovskij, Tema i variacii. Pasternak i Okudžava: opyt sopostavitel´nogo opisanija (Tema e variazioni. Pasternak e Okudžava: un tentativo di analisi comparativa), in A. Žolkovskij, Ju. Ščeglov, Poetika vyrazitel´nosti (Poetica dell'espressività), Wien 1980, pp. 61-83; Z. Papernyi, Za stolom semi morej: B. Okudžava (Alla tavola dei sette mari: B. Okudžava), in Voprosy literatury (Questioni di letteratura), 1983, 6, pp. 31-52; R. Hansen-Kokorus, Die Poetik der Prosawerke Bulat Okudžavas, München 1992.