BULBO o cipolla (dal gr. βολβός "cipolla"; fr. bulbe, ognon od oignon; sp. bulbo; ted. Zwiebel; ingl. bulb)
È un germoglio raccorciato, nello stato morfologico permanente di grossa gemma destinata a vivere tipicamente sotterra e caratteristica di alcune famiglie di piante monocotiledoni specialmente, senza escludere altre piante, quali le Isoëtes, tra le crittogame vascolari, e parecchie Oxalis, tra le dicotiledoni. Come nelle ordinarie gemme, la parte assile, ossia il fusto, ha forma conica; ma nel bulbo, per dare inserzione alle foglie squamose, essa si allarga alla base in uno zoccolo detto "disco" o "girello"; le foglie sono più o meno carnose e gonfie per le sostanze di riserva in esse immagazzinate, onde il bulbo è da ritenersi un caso di tuberizzazione fogliare. Dal girello del bulbo vengon fuori facilmente numerose radici avventizie, che lo mettono in grado di sviluppare il suo apice in un germoglio aereo foglifero e fiorifero.
La forma del bulbo è in generale ovoide, dalla grossezza d'un pisello (Gagea) a quella d'una testa d'uomo (Urginea maritima), ma l'aspetto è determinato dalla natura delle squame. Se queste sono ampie, conformate a tunica e inguainate l'una dentro l'altra, il bulbo si dice vestito o tunicato (Allium cepa e altre specie, Narcissus, Hyacinthus, Tulipa, Scilla); se invece le squame son meno larghe e disposte a embrice come le tegole dei tetti, il bulbo si dice squamoso o embricato (Lilium, Fritillaria).
Il bulbo si propaga di regola mediante un bulbetto che si forma da una gemma nell'ascella di una delle squame e, crescendo, raggiunge le dimensioni del bulbo vecchio esaurito e lo soppianta. Il cosiddetto "bulbo-tubero" o "bulbo solido" (Crocus, Colchicum, Ranunculus bulbosus) rientra nella categoria dei tuberi.
Bibl.: Th. Irmisch, Zur Morphologie der Knollen- und Zwiebelgewächse, Berlino 1850.
Anatomia. - Nome usato in anatomia per formazioni assai varie e diverse, cave o piene, più o meno paragonabili per la forma a quella del bulbo come è inteso dai botanici. Così per i neuropatologi bulbo è sinonimo di midollo allungato, quel tratto importantissimo del sistema nervoso centrale intercalato fra il midollo spinale e il ponte di Varolio: donde fisiologia del bulbo, nervi bulbari, sindromi bulbari, paralisi bulbare, centri bulbari, che sono descritti nell'anatomia, fisiologia, patologia del sistema centrale nervoso (v. nervoso centrale, sistema), nei capitoli d'insieme e più particolarmente nella voce midollo allungato.
Per gli oculisti è sinonimo di globo oculare: donde affezioni retrobulbari, nevrite retrobulbare, ecc. (v. occhio).
In anatomia generale questo nome viene dato a diverse altre formazioni meno importanti delle precedenti; in anatomia macroscopica abbiamo il bulbo dell'aorta, il tratto espanso con il quale questa arteria ha origine dal cuore; il bulbo della vena giugulare, il tratto dilatato all'inizio nella vena giugulare esterna; il bulbo duodenale, tratto importantissimo nella semeiotica radiologica del tubo digerente (v. duodeno); il bulbo dell'uretra, il bulbo del corpo cavernoso, il bulbo vestibolo-vaginale, del sistema urogenitale; il bulbo olfattorio, espansione del nervo olfattorio sulla fossa cerebrale anteriore, al quale convergono i filamenti olfattivi (v. olfattorio nervo); il bulbo del pelo, l'ingrossamento alla base del pelo; il bulbo del dente, sinonimo di polpa dentaria (v. denti). Anche in anatomia microscopica abbiamo il bulbo gustativo, il bulbo di Krause, formazioni descritte a proposito di organi di senso.
In anatomia comparata e in embriologia si dà il nome di bulbo arterioso a importanti formazioni di sviluppo del cuore e del sistema arterioso descritte nella organologia generale.