BUOVO d'Antona
Eroe di una delle leggende cavalleresche più diffuse, la cui origine non è ben nota. Ve ne sono molte redazioni: anglonormanna (la più antica che si conosca), francese, inglese, irlandese, islandese, scandinava, italiana, russa, ebraica, romena.
Secondo l'ampio poema francese del sec. XIII, di cui ci sono giunti tre testi, Buovo (Bueve) è figlio della regina Brandonie e di Guion, signore di Hanstone. La regina che è assai più giovane del marito, s'innamora del duca Doon de Mayence, e per poterlo sposare, d'accordo con l'amante, fa morire Guion. Ma poiché Doon vuol liberarsi anche del figliastro, questi è consegnato ad alcuni mercanti che lo conducono lontano in Armenia e lo vendono al re Hermin, nella cui reggia il giovinetto cresce e diviene cavaliere. Quivi s'innamora della figlia di Hermin, Josiane, e da questo momento comincia per i due amanti una lunga serie di avventure or tristi or liete, durante le quali riescono alla fine a sposarsi e B. vendica la morte del padre, uccidendo in duello il patrigno. Secondo una delle redazioni, quella in prosa francese, B. muore in un romitaggio, dove s'era ritirato a far penitenza.
La maggior diffusione la leggenda l'ha avuta in Italia e in Russia. In Italia si hanno due redazioni franco-venete in versi, tre toscane in prosa, di cui una è inserita nel notissimo romanzo I Reali di Francia, e infine altre due pur toscane in ottava rima, di cui una composta da un tal Gherardo. In Russia Buovo è l'eroe dell'epopea cavalleresca che ha avuto maggior fortuna. Le sue avventure, oltre che in una versione derivata forse da uno dei testi franco-veneti, sono raccontate in altri rimaneggiamenti e sono passate con varie trasformazioni nella tradizione popolare. Con l'invenzione della stampa la leggenda continuò a circolare nelle edizioni che si fecero, nei primi anni del sec. XVI, delle redazioni in prosa francese e in inglese, e nelle molte popolari del poemetto italiano in ottave, che dal 1480 vanno fino al principio del sec. XVII.
Bibl.: Le redazioni del poema francese sono state pubblicate da A. Stimming in tre volumi: Der Festländische Bueve de Hantone nach allen Handschriften, Dresda 1911-1912-1913, con un quarto di Einleitung, Entwicklungs-geschichte der Sage, Anmerkungen, Glossar und Namenverzeichnis, Dresda 1918. Per il testo francese in prosa v. Brunet, Manuel du Libraire, s. v. Beufues. La redazione anglonormanna è pubblicata pure da A. Stimming, Der Anglonormannische Boeve de Hautone, Halle 1899. Della versione inglese, l'ultima edizione è quella di E. Kölbing, The romance of sir Beves of Hantoun with introduction, notes and glossary, Londra 1885-1894. Per le redazioni italiane, edizioni e studî, vedi P. Rajna, Ricerche intorno ai Reali di Francia, Bologna 1872, pp. 114-218, 491-516; Frammenti di redazioni italiane del Buovo d'Antona, in Zeitschrift für romanische Philologie, XI, p. 153; XII, p. 47. Le stampe popolari del poemetto in ottava rima sono indicate dal Brunet s. v. Buovo. Per le redazioni russe v. A. Wesselofsky, Materiali e ricerche per la storia del romanzo e della novella, II, Sezione slavo-romanza, Pietroburgo 1888, pp. 229-305 (in russo: cfr. la notizia in Romania, XVIII, p. 313). Per le altre versioni, le loro derivazioni, i manoscritti e le stampe, v. C. Boje, Über den altfranzösischen Roman von Beuve de Hantone, Halle 1909 (Beihefte zur Zeitschr. f. r. Phil., XIX).