• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

WALDIS, Burkard

di Giuseppe Zamboni - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

WALDIS, Burkard

Giuseppe Zamboni

Poeta tedesco, nato circa il 1495 ad Allendorf (Assia), morto circa il 1557 ad Abterode. Nulla si sa della sua giovinezza; compare per la prima volta nel 1523 a Riga, come francescano al seguito di una missione inviata dall'arcivescovo di quella città a Roma; tornato a Riga, fu imprigionato dai protestanti. Liberato dopo il suo passaggio al protestantesimo, divenne stagnaio, compì varî viaggi e iniziò la sua attività letteraria: nel 1527 fu rappresentato e stampato a Riga il suo dramma in due atti, in basso tedesco, De parabell vam verlorn Szohn, in cui la parabola del figliuol prodigo è piegata a una significazione protestante. Questo primo dramma della Riforma oltre che per i suoi pregi intrinseci è notevole perché segna il passaggio dal dramma medievale a quello di tipo umanistico (sulle orme di Plauto e Terenzio). Dopo quattro anni di carcere (1536-40) per partecipazione a una congiura, studiò teologia presso Lutero a Wittenberg, prese parte alle lotte religiose con efficaci libelli (Streitgedichte gegen Herzog Heinrich d. Jüngeren von Braunschweig; ediz. a cura di F. Koldewey, Halle 1883) e passò gli ultimi anni della vita come prevosto di Abterode. Nel 1548 pubblicò la sua opera maggiore Esopus, una raccolta di favole e facezie, imitate per lo più molto liberamente da Esopo e altri autori e contenenti vivaci quadretti satirici, ma spesso anche attacchi contro la Chiesa cattolica. Scarso pregio hanno la rielaborazione del Teuerdank (1553) e la versione del Regnum Papisticum di Th. Naogeorg (1555); uno schietto sentimento religioso pervade parte delle versioni dei Salmi (Psalter, 1552).

Ediz.: Esopus, a cura di H. Kurz, Lipsia 1862; a cura di J. Tittmann, Lipsia 1882; Der verlorene Sohn, a cura di A. E. Berger, in Deutsche Literatur, Reihe Reformation, V, Lipsia 1935.

Bibl.: Oltre alle introduzioni alle edizioni citate, G. Milchsack, B. W., Halle 1881; E. Martens, Entstehungsgesch. von B. W.'s Esopus, Gottinga 1907; H. Lindermann, Studien zu d. Persönlichkeit von B. W., Jena 1922.

Vedi anche
Gottinga (ted. Göttingen) Città della Germania (121.513 ab. nel 2007) nella Bassa Sassonia, capitale dell’omonimo distretto. È famosa per la sua università. ● Ricordata nel 953 con il nome Villa Gutingi, ottenne nel 1210 diritti di città dall’imperatore Ottone IV. Dal 1345 al 1437 fu capitale del principato ... favola Breve narrazione per lo più in versi. Quando si parla di favola come genere letterario, ci si riferisce comunemente a quella i cui caratteri fondamentali furono segnati già da Esopo e universalmente diffusi da Fedro: essenziale è che essa racchiuda una verità morale o un insegnamento di saggezza pratica ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati ...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali