Objective, Burma!
(USA 1944, 1945, Obiettivo Burma, bianco e nero, 142m); regia: Raoul Walsh; produzione: Jerry Wald per Warner Bros.; soggetto: Alvah Bessy; sceneggiatura: Ranald MacDougall, Lester Cole; fotografia: James Wong Howe; montaggio: George Amy; scenografia: Ted Smith, Jack McConaghy; musica: Franz Waxman.
Poco prima dell'invasione della Birmania da parte degli Alleati, cinquanta uomini guidati dal capitano Chuck Nelson vengono paracadutati nella giungla per fare saltare una stazione radar giapponese. Il reporter Mark Williams insiste per partecipare e documentare l'operazione, riuscendo nel proprio intento nonostante Nelson lo consideri troppo vecchio. La stazione radar viene conquistata facilmente, ma quando il commando giunge al luogo concordato per il recupero, l'arrivo di truppe giapponesi lo costringe alla fuga, col nuovo ordine di trovarsi dopo due giorni presso un secondo punto di incontro. Nelson fa dividere i suoi uomini in due gruppi. Quando quello di Nelson arriva al luogo prefissato scopre che neanche questa volta verrà prelevato. L'altro gruppo è stato invece vittima di un'imboscata: entrati in un villaggio birmano da poco abbandonato dai giapponesi, gli americani trovano i corpi torturati dei loro compagni, compreso quello di Sidney Jacobs, il capo della spedizione decimata, che muore mentre supplica Nelson di ucciderlo. Il gruppo superstite si dirige verso il luogo del lancio di rifornimenti dove, a sorpresa, gli viene ordinato di marciare verso l'interno. Nelson e i suoi uomini vengono attaccati. Non riuscendo a farsi scorgere dai piloti in ricognizione, i sopravvissuti procedono verso il nuovo punto d'incontro loro indicato. Quando lo raggiungono, si ritrovano su una collina desolata: Nelson infonde agli uomini la forza di organizzare la difesa, ma Williams, malato e stremato, si allontana e muore. L'attacco dei giapponesi ha inizio al calar della notte; Nelson, grazie a un razzo, illumina la posizione dei nemici, che vengono così respinti. Il mattino seguente gli uomini osservano stupiti l'arrivo di centinaia di aerei e di paracadutisti: l'invasione della Birmania ha avuto inizio. Senza saperlo, il gruppo di Nelson ha fatto da esca attirandosi addosso la difesa giapponese. Il capitano e dieci soldati sopravvissuti vengono riportati in aereo alla base.
Objective, Burma! è l'ultimo dei quattro film di guerra realizzati da Raoul Walsh con Errol Flynn durante la Seconda guerra mondiale, ed è anche uno dei più controversi. Gli inglesi si indignarono perché il film dichiarava che era stato un gruppo di truppe speciali americane a portare a termine l'operazione decisiva per l'invasione della Birmania, una campagna alla quale l'America in realtà prese parte solo con tremila uomini, e nessun paracadutista. La Warner Bros. affermò che l'operazione militare del film si svolse realmente, ma fu lo stesso costretta a ritirare la pellicola per la rabbiosa reazione della stampa inglese.
In ogni caso, la presenza di un consulente militare esperto in azioni di guerra nella giungla garantì alle scene di combattimento un forte accento realistico e una grande accuratezza dei particolari. Sebbene di tanto in tanto i censori dell'esercito rimproverassero gli sceneggiatori (che poi figurarono tra i 'Dieci di Hollywood') di essere troppo 'sinceri', nella sceneggiatura originale uno dei superiori di Nelson dichiara apertamente che è stato un 'colpo basso' lasciare lui e i suoi uomini su una collina scoperta. I dialoghi vennero poi riscritti per rendere il tutto meno esplicito. Uno dei momenti probabilmente più inquietanti per il pubblico contemporaneo che ha memoria di Hiroshima è la scena in cui Williams, il reporter, è testimone della morte del tenente Jacobs in seguito alle torture subite. Nelle indicazioni della sceneggiatura, Jacobs "è ebreo e ne ha chiaramente l'aspetto"; nel film questo non è evidente, così che le grida disperate di Williams secondo cui la gente che ha fatto ciò merita di essere "spazzata via dalla faccia della Terra" sembrano rivolte unicamente ai giapponesi. Va detto però che Walsh prontamente mitiga il razzismo insito nell'affermazione di Williams montando subito un primo piano, assente nel copione, del volto del capitano cinese Li, caduto a fianco degli uomini di Nelson. Forse non è solo un caso che il direttore della fotografia di Walsh, James Wong Howe, fosse cantonese di nascita. Caratterizzato da un perfezionismo leggendario, Howe in Objective, Burma! ebbe tutto il tempo necessario per dare vita a una giungla lussureggiante e tridimensionale. Le riprese in esterni, effettuate fuori Los Angeles, richiesero sei mesi e Walsh, la cui ultima occasione vera di fare meraviglie con le ambientazioni naturali era stata The Big Trail (Il grande sentiero, 1930), era chiaramente eccitato all'idea di realizzare un nuovo film in esterni.
È stato detto che gli eroi di Walsh sono spinti unicamente da spirito d'avventura, ma non è questo il caso di Nelson e dei suoi uomini, che combattono per difendere il proprio paese, anche se in nessuna occasione ne parlano. L'impeccabile e minimale interpretazione con cui Errol Flynn dà vita a Nelson è l'elemento maggiormente responsabile del tono realistico e antieroico del film. Nelson, classico eroe ipercinetico di Walsh, è in perenne movimento. Solo in un'occasione si ferma per riflettere, quando qualcuno gli domanda dove vorrebbe essere in quel preciso istante: "Non so, a una partita di football", risponde. Walsh tagliò anche uno scambio comico tra Flynn e George Tobias, che avrebbe reso il finale del film più 'rassicurante'. Invece, prima di salire sull'aereo, Nelson si sofferma in primo piano per rivolgere un ultimo malinconico sguardo alla giungla, dove sono sepolti i suoi compagni caduti.
Sebbene sia uno dei migliori film di Walsh, Objective, Burma! è atipico per il fatto di non avere personaggi femminili. Mentre in tutti gli altri film del regista è infatti la dialettica ragazza buona/ragazza cattiva a controllare il destino del protagonista, l'unico simbolo femminile in Objective, Burma! è la giungla, Madre Natura nella sua forma più letale, che assorbe le ultime energie dai corpi esausti dei soldati quando questi giungono sulla vetta della collina che dovranno difendere, invitandoli a stendersi e abbandonarsi al suo abbraccio di terra. Ma è Nelson a spronarli a scavare, non tanto grazie al discorso che Ronald MacDougall e Lester Cole avevano scritto per lui, quanto piuttosto prendendo in mano una pala e cominciando per primo.
Interpreti e personaggi: Errol Flynn (capitano Chuck Nelson), James Brown (sergente Treacy), William Prince (tenente Sidney Jacobs), George Tobias ('Gabby' Gordon), Henry Hull (Mark Williams), Warner Anderson (colonnello Carter), John Alvin (Hogan), Stephen Richards (tenente Barker), Dick Erdman ('Nebraska' Hooper), John Whitney (Negulesco), Tony Caruso (Miggleori), Frank Tang (capitano Li), Buddy Yarus (Soapy Higghins), Joel Allen (Brophy), Rodric Redwing (sergente Chattu), William Hudson (Fred Hollis), Asit Koomar (Ghurka), Lester Matthews (maggiore Fitzpatrick), John Sheridan (co-pilota), Erville Anderson (generale Stilwell), Abdul Hassan, Raul Singh (sacerdoti birmani).
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