BUSAYRA
Località della Transgiordania meridionale, sede di un insediamento fortificato risalente all'VIII- VII sec. a.C.; era probabilmente la capitale settentrionale del regno di Edom. Questa ipotesi è sostenuta dall'imponenza delle sue fortificazioni e dall'originalità di alcuni suoi edifici, di chiara ispirazione assira. Il sito è stato scavato dal 1971 al 1974 da una missione della British School of Archaeology in Jerusalem diretta da C. M. Bennett.
Le fortificazioni delimitano un'area approssimativamente rettangolare di c.a 500 m di lunghezza X 200 di larghezza. Le mura sono del tipo a casematte. Un muro interno, di cui si è però identificato un solo lato, delimita l'area dell'«acropoli» (area A) sulla quale è stato in parte scavato un grande edificio pubblico, di cui si sono riconosciute due fasi costruttive. L'edificio più antico (B) è lungo 77 m e largo 38: una delle due entrate dà accesso a un vasto cortile di c.a 19 X 20 m, al centro del quale si trova una cisterna per la raccolta dell'acqua. Dal cortile si accede a un vasto ambiente, preceduto da alcuni gradini e da due colonne, di cui restano le basi. Bennett interpreta questo ambiente come un tempio, ma tale ipotesi non è suffragata da dati certi, poiché questa zona dell'edificio non è stata completamente scavata. L'edificio più tardo (A) è lungo 48 m e largo 36 e fu costruito al di sopra dell'edificio B. L'entrata principale era probabilmente in prossimità dell'angolo S. Attraverso alcune stanze si raggiungeva l'ampio cortile centrale. La pianta di questo edificio è molto vicina a quella dei complessi palatini di ambiente neo-assiro, e a questo periodo l'edificio A è stato datato da Bennett.
Complessi domestici sono stati scavati nelle terrazze inferiori del sito (aree Β e D), ma non sono stati chiariti dagli scavi i problemi della relazione fra queste aree e l'«acropoli»: in particolare, non è stato identificato l'accesso all'«acropoli» dalla «città bassa», né il tracciato interno delle mura in difesa dei complessi templari o palatini.
Nell'area C, sulla terrazza superiore del sito, un saggio di scavo ha portato alla luce parti di un edificio, che la ceramica ivi rinvenuta sembra datare alla metà del VI sec. a.C.
Fra i reperti più interessanti, oltre alla ceramica che presenta un ottimo repertorio di forme del c.d. stile edomita, sono alcune brevi iscrizioni edomite su òstraka e sigilli e un frammento di vaso egizio in ceramica invetriata; la presenza a B. di quest'ultimo è un segno dell'importanza del sito ed è ritenuta una prova indiretta della sua identificazione con la capitale del regno di Edom.
Bibl.: C. Bennett, Excavations at Buseirah, Southern Jordan, in Levant, V, 1973, pp. 1-2; VI, 1974, pp. 1-24; VII, 1975, pp. 1-19; IX, 1977, pp. 1-10; E. Puech, Documents épigraphiques de Buseirah, ibid., pp. 11-20; E. Stern, New Types of Phoenician Style Decorated Pottery Vases from Palestine, in PEQ, CX, 1978, pp. 11-21.