BUSCA (dallo spagnolo buscar "cercare"; fr. maraude; sp. busca; ted. Marode; ingl. marauding)
Reato previsto dal diritto penale militare italiano, del quale si rende colpevole in tempo di guerra il militare, o altra persona soggetta alla giurisdizione penale militare di guerra, che s'impossessi, senza assoluta necessità o precisa autorizzazione, di viveri, oggetti di vestiario o di equipaggiamento, ovvero se li faccia consegnare.
La busca si differenzia dal furto, non solo per le cose che possono essere oggetto dell'illegittimo impossessamento, ma per il suo elemento intenzionale che s'identifica con lo scopo di soddisfare a bisogni urgenti e personali dell'agente, escluso il fine di lucro.
La denominazione usata dal legislatore - busca anziché furto - ha, del resto, un fondamento morale, poiché sarebbe ingiusto confondere con questo delitto azioni che, pur costituendo violazione del diritto di proprietà, s'inquadrano meglio tra i reati contro le leggi e gli usi di guerra.
Questo delitto si aggrava se il fatto sia commesso con violenze alla persona, tanto morali (minacce) quanto fisiche, ovvero da due o più individui riuniti.
Bibl.: P. Vico, Busca, in Digesto ital., II, 1899, pp. 1070-1071; V. Manzini, in Commento ai Codici penali militari, Diritto pen,. pp. 631-632.