BUSHATI
. Famiglia albanese, originaria di Bushat, villaggio presso Scutari. I B., sotto il governo ottomano, riuscirono a governare Scutari e l'Albania settentrionale quasi come principi indipendenti, tramandandosi di padre in figlio il titolo e l'autorità di pascià, dalla metà del sec. XVIII al 1830. Fondatore della potenza di questa famiglia fu Mehemet il quale, nel 1748, da semplice bey di Bushat, con l'astuzia e con la violenza, s'impadronì del pascialato di Scutari e assoggettò alla sua giurisdizione Dulcigno, Alessio, Tirana ed Elbassan. La Porta accettò il fatto compiuto, riconoscendogli l'autorità di pascià. ll figlio e successore suo nel pascialato, Kara Mahmud (1770-1796), lottò a lungo coi Turchi, con gli altri dinasti albanesi e coi Montenegrini, per estendere il dominio e morì combattendo contro il Montenegro. Il suo nome è ricordato nei canti popolari serbi e albanesi come quello di un prode guerriero. Il potere, dopo di lui, passò prima al fratello Ibrahim, sempre ligio alla Porta, e poi al nipote Mustafà. Questi, fra i rivolgimenti politici accaduti per opera di ‛Alī di Tepedelen, di Caragiorgio e di Michele Obrenović di Serbia, riuscì a mantenere intatta la sua giurisdizione sull'Albania settentrionale, ora accostandosi ad ‛Alī, del quale sposô una nipote, ora schierandosi contro di lui a fianco dei Turchi. Scoppiata, dopo la battaglia di Navarrino, la guerra russo-turca, egli insorse contro la Porta e occupò Sofia; ma, abbandonato dai Russi alla pace di Adrianopoli (1829), fu vinto dal gran vizir Rescid pascià prima ad Arnaut-Kalessi e quindi a Prilep e fatto prigioniero (1830). Condotto a Costantinopoli, per l'intervento dell'Austna, già mediatrice della sua resa, ebbe salva la vita e alcuni anni dopo fu anche inviato a reggere come pascià una provincia asiatica. Ma con la sua sconfitta, i Bushati avevano finito di regnare come dinasti autonomi in Albania per entrare nel novero di cittadini e funzionari del governo.
Bibl.: S. Gopčević, Geschichte von Montenegro und Albanien, Gotha 1914, pp. 222 segg.