BUTLER e ORMONDE
. Famiglia irlandese, discendente dalla famiglia inglese Walter, che ebbe importanza durante il regno di Enrico I d'Inghilterra. Hubert Walter, dopo aver coperto varie cariche pubbliche, fu nominato arcivescovo di Canterbury da Riccardo I nel 1193, e suo fratello Teobaldo si recò in Irlanda nel 1185 col principe Giovanni, figlio del re, per combattere i ribelli irlandesi. Ne ebbe in compenso vari feudi nel Limerick e ad Arklow e la carica di butler (coppiere) eredìtario: donde poi il cognome. Coinvolto nelle lotte civili in Inghilterra, alla morte di Riccardo, il nuovo re Giovanni privò il Walter dei feudi e delle cariche; ma per opera di suo fratello, l'arcivescovo, poté riacquistare il favore regio. Ai primi del '200 tornò in Irlanda, dove morì il 13 febbraio 1206, dopo aver fondato varie case religiose. La famiglia crebbe di ricchezza e importanza mediante fortunati matrimonî, e molti dei suoi membri servirono i re d'Inghilterra nelle guerre irlandesi. Nel 1328, Giacomo, che aveva sposato Eleonora di Bohun, nipote del re Edoardo I, fu creato conte (irlandese) di Ormonde; e da allora, gli Ormonde and Butler furono a capo del governo d'Irlanda sotto varî titoli, lottando contro i loro nemici ereditarî, i Geraldine. Alcuni di essi furono anche dotti e umanisti, e non pochi ebbero cariche politiche e diplomatiche in Inghilterra. Il quinto conte fu, nel 1449, creato pari d'Inghilterra col titolo di conte di Wiltshire, per aver sostenuto la causa di Lancaster nelle guerre delle Rose; sembra sia stato giustiziato nel 1461. Certo, i suoi eredi furono privati dei feudi e titoli, restituiti loro in parte da Edoardo IV e in parte da Enrico VII. Margherita, figlia di Tommaso, settimo conte, sposò sir William Boleyn e fu madre di Anna Boleyn, una delle mogli di Enrico VIII. Sir Piers Butler fu governatore dell'Irlanda e nel 1536 fu creato conte di Ossory e Ormonde; Tommaso il Black Earl (conte nero) fu incaricato da Elisabetta di domare una rivolta indigena nell'Ulster, ciò che gli riuscì dopo quattro anni di lotta; il ribelle Gerald, conte di Desmond, fu catturato e giustiziato. Giacomo Butler, conte di Ormonde, servì Carlo I contro i ribelli irlandesi e i parlamentari di Cromwell; ma fu sconfitto da questi e costretto ad abbandonare l'Irlanda nel 1650. Alla Restaurazione, fu nominato Lord luogotenente e riebbe i suoi feudi; nel 1660, fu creato marchese (inglese); l'anno seguente, duca (irlandese) di Ormonde; nel 1682, duca (inglese). Si trovò in lotta col duca di Buckingham, che tentò perfino di farlo assassinare e per qualche tempo fu anche mal visto dal re. Ma tornò in favore con l'avvento al trono di Giacomo II. Morì nel 1688. Il suo nipote e successore Giacomo, essendosi compromesso coi giacobiti nella ribellione del 1715, fu privato dei suoi beni e titoli e andò esule in Francia, dove morì nel 1745. Suo fratello Carlo, creato Lord Butler of Weston (titolo inglese) e conte di Arran (titolo irlandese) da Guglielmo III, ricomprò i beni degli Ormonde. Un discendente indiretto, Giovanni, fu creato conte di Ormonde and Ossory e visconte Thurles nel 1791; suo figlio Walter ebbe altri titoli che si estinsero con lui, mentre il suo fratello ed erede fu creato Lord Ormonde of Llanthonv (titolo inglese) e marchese irlandese nel 1825.
Bibl.: Articoli sui singoli membri della famiglia nel Dictionary of National Biography, nel G.E.C., Complete Peerage e in altri Peerages, come il Burke. V. anche gli Ormonde Papers.