Vedi BYLLIS dell'anno: 1959 - 1994
BYLLIS
Città della Macedonia, corrispondente all'odierna Gradista, posta in prossimità dell'odierno villaggio di Hekalj, sulla collina che lo domina, e che viene chiamata "Gradista" (in slavo "città"). Essa è stata sicuramente identificata, grazie a numerosi rinvenimenti di monete, e alla presenza di una grandiosa iscrizione rupestre (C. I. L., iii, 1-6oo) che menziona la Col(onia) Byllid(ensium). La sommità della collina, piatta e all'incirca triangolare, è contornata da una possente cinta muraria, i cui blocchi squadrati ne permettono la datazione al IV sec. a. C., per il confronto con quelli della cinta di Alessio (Lissus). Le mura sono rafforzate da numerose torri; nella parte meridionale si apre una postierla con torrioni rettangolari, all'esterno della quale sono tracce di una strada antica, e la grande iscrizione rupestre citata. All'interno di questa cinta, sulla parte più alta della collina, ve n'è una seconda, la cui struttura nella parte inferiore è simile a quella della prima, ma nella parte alta è costruita con pietre rozze unite con malta, in cui sono mescolati frammenti di tegole e di mattoni: è probabilmente la cinta dell'acropoli, restaurata in età bizantina.
I resti di edifici non sono numerosi: il teatro, di cui è ben visibile la forma, e che doveva avere la cavea quasi interamente intagliata nella roccia; un basamento, forse podio di un tempio, e resti di un ginnasio. Le opere d'arte trovate a B., sono le seguenti: statuetta di attore comico seduto su un'ara; statua marmorea di togato romano; stele funeraria di togato romano.
Bibl.: C. Patsch, Das Sandschak Berat in Albanien, p. 107; M. Borrmann, in Oesterr. Jahresh., III, 1900, i, p. 23 ss.; C. Praschniker, Muzakhia und Malakstra, in Oesterr. Jahresh., XXI-XXII, 1920, p. 72 ss.; F. C. H. Pouqueville, Voyage de la Grèce, I, libro III, Parigi 1826, p. 340; W. M. Leake, Travels in Northern Greece, I, 1835, p. 376; Kiepert, Forma Orbis Antiqui, XVI; Atlas Antiquus, V; L. Robert, in Bull. Corr. Hell., LII, 1928, p. 433, nota 7; P. C. Sestieri, B., in Rivista d'Albania, IV, 1943, i, p. 35 ss.; id., in Studi e Testi, I, parte archeologica (iscriz. latine d'Albania), pp. 14-20.
Fonti classiche. - Notizie topografiche: 1) Tolomeo, III, 12, 2; 2) Strabone, VII, 5, 8; VII, 7, 7; 3) Plinio, Nat. Hist., III, 23 (145); IV, 10 (35). Notizie storiche: 1) Stefano Bizantino, s. v. Βύλλις; 2) Livio, XXXVI, 7; XLIV, 30; 3) Cesare, De bello civili, III, 12; 40; 4) Cicerone, Ad familiares, XIII, 42; Philippica, XI, 11; In Pisonem, XL; 5) Plutarco, Bruto, XXVI, 2; 6) Ierocle, Synecdemos, p. 653; 7) Costantino Porfirogenito, περὶ Θεμάτων, p. 56.