CABALETTA
. Una breve aria nell'opera teatrale (probabilmente da coboletta: cfr. nel Ditirambo del Redi, "Canterellandovi mottetti e cobole"; sarebbe dunque evidente l'analogia col francese couplet). In quanto pezzo facile di cui l'effetto sta nell'uniforme ritorno del disegno ritmico, si ricorda fra gli antichi esempî l'aria "La bella immagine" in Paride ed Elena di Gluck (1770). Rossini divulgò l'uso della cabaletta, tanto che Simone Mayr si preoccupava dell'"invasione" di quella forma. Cabaletta indicò più tardi la stretta o l'insieme finale di duetti nelle opere italiane, specialmente in quelle di Verdi.
La forma è attualmente fuori dell'uso, come quasi tutti gli antichi "pezzi chiusi" del melodramma.