CABERNET
. Sotto questo nome si comprendono due vitigni coltivati da tempo soprattutto nella Gironda: il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. Essi contribuiscono in maggior misura a dare i celebri vini di Bordeaux (v.). Hanno fra di loro caratteri comuni; i caratteri distintivi, secondo il Pulliat (Mille variétéś de vignes, Parigi 1888, p. 55), sarebbero soprattutto i seguenti: germoglio molto vellutato, tinto di rosso-vinoso sui bordi delle foglioline nel C. Sauvignon; meno tomentoso e soltanto tinto in rosa nel C. Franc; foglie quinquelobate in entrambi, con seni arrotondati alla base e chiusi superiormente, tanto da far apparire la foglia come perforata nel C. Sauvignon; seni meno profondi nel C. Franc; pagina inferiore coperta da pelurie aracnoidea bianca e compatta nel primo, meno tomentosa nel secondo.
I grappoli sono di grandezza media nelle due varietà, cilindroconici, alati, poco compatti, con acini medî, sferici, nero-bluastri; più piccoli e più pruinosi nel C. Sauvignon; con sapore speciale, un po' erbaceo. Epoca di maturazione media. Questi vitigni sono stati introdotti anche in Italia (specie nelle Tre Venezie) e, coltivati in terreni asciutti, ben soleggiati, dànno vini molto pregiati, che, invecchiando, diventano superiori (da arrosto). Il C. Sauvignon dà prodotti più fini, ma più scarsi del C. Franc: entrambi, in ambienti un po' umidi, vanno soggetti alla colatura.