CABREO (lat. cabreum, capibrevium)
In origine fu chiamata così (o anche polittico), la raccolta dei privilegi e prerogative della monarchia castigliana fatta dal re Alfonso XI; più tardi il nome fu esteso a indicare gli elenchi di beni appartenenti a grandi amministrazioni ecclesiastiche o signorili. Questi elenchi contenevano e numeravano le terre e le case, i coltivatori adibiti a ciascun podere, i patti di conduzione e con ciò la quantità di derrate o di denaro che ciascuna famiglia di livellarî, di coloni, o di servi era obbligata a dare annualmente al proprietario, come pure le giornate di lavoro. L'uso di tali elenchi rimonta all'epoca romana. Il più celebre cabreo è quello dell'abbazia di Saint-Germain-des-Près, nei dintorni di Parigi, amplissimo documento del sec. IX, illustrato dal Guérard: esso ha capitale importanza per conoscere la storia economica medievale. Nell'Italia meridionale questi documenti vengono denominati platee.