CACCIA AL CINGHIALE, Pittore della (Maler der Eberjagd; Painter of the Boar Hunt)
Ceramografo corinzio, che deve il nome all'arỳballos del Louvre E 612 con la raffigurazione della caccia al cinghiale. Il Payne giudica usciti da una stessa bottega anche tre arỳballoi di Vienna, con scene di lotta fra eroi greci; il Forsỳdyke parla di un pittore, a cui dà anche un ary'ballos del British Museum; il Benson ne aggiunge uno del Louvre, l'A 455, e uno ad Atene. L'arỳballos del British Museum ha nel tondo della base un motivo insolito: due teste femminili raffigurate a linea di contorno. La composizione delle scene narrative è buona, il disegno preciso e sicuro, ma le figure sono angolose, il che dà agli arỳballoi aspetto arcaico. Il Benson data il pittore alla fine del Corinzio Arcaico, ma la forma degli arỳballoi e varî particolari sembrano indicare un'età più recente, il VI sec. a. C. inoltrato (Corinzio Medio). Questa data è confermata dalle due teste femminili dipinte sull'arỳballos del British Museum, simili a quelle dipinte sulle anse di arỳballoi e nel tondo interno di tazze del Corinzio Medio.
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p. 303 s., nn. 806-809; D. A. Amyx, Corinthian Vases in the Hearst Collection, in University of California Publ. in Class. Arch., 1, 9, Berkeley 1943, p. 230, nota 86; E. J. Forsdyke, A New Corinthian Aryballos, in British Museum Quarterly, VIII, 1933-34, p. 109; J. L. Benson, Geschichte d. korinth. Vasen, Basilea 1953, p. 35, n. 46; id., Some Notes on Corinthian Vase-Painters, in Am. Journ. Arch., LX, 1956, p. 223. Sono da aggiungere l'arỳballos CVA, Heidelberg 1, tav. 12, 6-9 e, forse, uno inedito a Nîmes (attribuzione dell'Amyx).