caditoio
L'aggettivo compare nella descrizione del castello di Gelosia, in Fiore XXVIII 12 e porte caditoie v' avea ordinate / che venian per condotto di canali, che traduce " S' i a bones portes colanz " (Roman de la Rose 3829). Le porte caditoie sono dispositivi a saracinesca, che si possono abbassare dall'interno dell'edificio. L'espressione ha connotazione tecnica (cfr. ‛ ponte levatoio '), anche se i vocabolari registrano c. solo in senso generico, " che è sul punto di cadere ", o figurato, " caduco ": particolare di tecnica delle fortificazioni, della quale si compiace anche il D. della Commedia.